George R.R. Martin contro il fandom di Game of Thrones: “L’epoca di internet ha messo a rischio il mio lavoro”

Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema

L’autore è risalito anzitutto alla radice del problema di ciò che ha di volta in volta rischiato di atrofizzare la sua vena creativa. Internet e i forum nei quali si raccolgono i fan di Game of Thrones sarebbero potenzialmente deleteri della sua creatività.

“Internet colpisce tutto questo in un modo mai accaduto prima. Prendiamo l’esempio della discendenza di Jon Snow. Nei libri c’erano alcuni indizi sull’argomento, ma solo un lettore su 100 l’aveva capito. E prima di internet la cosa andava bene, perché 99 lettori su 100 quando la rivelazione sarebbe avvenuta avrebbero pensato ‘Oh, che grande colpo di scena!’. Invece nell’era di internet, anche se solo una persona su 100 lo scopre lo posta online e le altre 99 lo leggono e dicono ‘Ah, questa cosa ha senso’. E improvvisamente il colpo di scena che stavi costruendo è compromesso”.

Tutto ciò, secondo lo scrittore, solleciterebbe autori come lui ad assecondare più volentieri i desideri dei lettori perdendo di vista i piani iniziali. Un aspetto al quale George R.R. Martin pare proprio non volersi piegare negli ultimi due romanzi di Game of Thrones.

“Questo potrebbe spingerti a cambiare le cose, perché ‘Oh mio dio, è tutto rovinato! Dovrò inventarmi qualcosa di diverso!’. Invece un ragionamento del genere è sbagliato. Perché hai pianificato una specifica conclusione, e se improvvisamente cambi direzione solo perché qualcuno ha capito come andrà a finire, o magari perché ad altri non piace, allora sì che rovini l’intera struttura. Quindi no, di solito non leggo i siti dei fan. Io voglio scrivere il libro che ho sempre voluto scrivere. E quando uscirà il pubblico può amarlo oppure no”.

Per ora questa alternativa sembra non esserci, visto come sono andate le cose…

IndietroAvanti