Game of Thrones: la storia di Jaime Lannister

Sembra che in giochi non vi fosse solo la fredda logica dello stratega (“uccido Daenerys e pongo fine alla guerra”), ma anche un istinto più primordiale, scaturito da certi ricordi di Jaime e da alcune sue esperienze passate. Come ben ricordiamo, Jaime era il capo della Guardia Reale del Re Folle, Aerys II, il padre di Daenerys. Durante la guerra dell’Usurpatore e nello specifico, durante la presa di Approdo del Re, Aerys ordinò a Jaime di portargli la testa di Tywin Lannister e di bruciare tutta la città.

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Ormai conscio della distruttiva follia del Re, Jaime decise di agire d’impulso e lo trafisse con la spada, segnando così la fine della dinastia dei Targaryen sul trono (dato che Robert Baratheon aveva fatto eliminare tutti i piccoli Targaryen, tranne Daenerys e Viserys che erano riusciti a fuggire). Questo gesto estremo, dettato dalle circostanze e non da un vero tradimento, valse a Jaime il soprannome di “Sterminatore di Re”. Da allora, tutti hanno considerato Jaime Lannister come uno sconsiderato e un traditore: queste sono tutte cose che Jaime stesso spiega a Brienne, in una scena della quinta stagione.

“Mi disse di portargli la testa di mio padre. Poi si voltò verso il suo piromante e gli disse: ‘bruciali tutti’. ‘Bruciali nelle loro case, bruciali nei loro letti, bruciali tutti’.”

https://www.youtube.com/watch?v=eZ5oRxgphRc

Ma stando ben attenti, Jaime svela molto di più durante i vari episodi…

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