Game of Thrones: l’incontro tra Tyrion e Cersei

Dopo la riunione, Tyrion prova a convincere Cersei andando a parlarle di persona. Cersei lo accusa di aver contribuito alla distruzione della loro famiglia uccidendo Tywin, e assicurandogli che se Tywin fosse stato vivo, nulla di ciò che è accaduto (la morte di Myrcella per mano di Ellaria Sand, la presa al potere dell’Alto Passero e la morte di Tommen) sarebbe successo. Tyrion sa che Cersei ha ragione ma cerca di convincere la sorella ad accettare la tregua nel nome della pace del Westeros. Più cerca di convincerla, più Cersei, accecata dalla rabbia, non vuole sentirlo parlare e arriva quasi ad ordinare alla Montagna di ucciderlo. Alla fine, dopo aver realizzato che Cersei è incinta, Tyrion cerca di appellarsi al suo senso materno per farle capire quanto sia necessario il suo aiuto in questa guerra. Il piano sembra funzionare ma…

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Come scopriamo dal suo dialogo con Jaime, ha mentito. Non ha alcuna intenzione di aiutare Jon e Daenerys, lascerà che i loro eserciti vengano distrutti e ucciderà chiunque rimanga. Per la prima volta in sette stagioni, vediamo Jaime aprire gli occhi di fronte alla follia della sorella e lo vediamo fare un grande passo indietro. Jaime non ha intenzione di supportare la sua decisione e cavalcherà verso Nord per aiutare Jon nella guerra contro gli Estranei.

E così assistiamo all’inevitabile fine (più che chiamata) della relazione tra Cersei e Jaime che se ne va da Approdo del Re, in tempo per vedere la neve che lentamente comincia a scendere sulla città.

Più a Nord…

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