Lena Headley contro le scelte autoriali dell’ottava stagione di Game of Thrones: “Cersei doveva morire in modo diverso”

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Oltre alla questione della gravidanza di Cersei, la Headley crede che anche la morte del suo personaggio abbia avuto un retrogusto deludente. Secondo il proprio immaginario, infatti, Cersei abbisognava di un’uscita di scena più cruenta e “soddisfacente”, specie per chi la riteneva una spina nel fianco. Invece la regina è andata incontro alla morte in modo per nulla epico, ma fra le braccia del proprio amore.

“Poteva succedere qualsiasi cosa in quella serie, perciò io mi vedevo tipo sventrata… (Ma gli autori, ndr) non avrebbero potuto incontrare il favore di tutti. Indipendentemente da cosa avrebbero fatto, ci sarebbe stato un grosso passo indietro dalla salita”.

E ad arretrare bruscamente rispetto al crescendo di suspense cui aveva abituato, è stata proprio l’attesa di una vera e propria guerra contro Cersei.

“Avrei voluto che ci fosse un’interazione determinante oppure uno scontro con qualcuno”

Invece, nulla di tutto questo. Per fortuna che l’attrice sembrerebbe aver fatto pace con la soluzione degli autori confrontandosi con il collega Nikolaj Coster-Waldau, interprete di Jaime. Man mano che i due approfondivano la loro ultima scena, si rendevano conto delle sue potenzialità. Peccato che esse non abbiano altrettanto convinto il pubblico a casa…

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