Il finale di Game of Thrones 8: ecco come lo avevano concepito gli autori senza i suggerimenti di George R.R. Martin.

Benché la serie sia terminata la settimana scorsa in America, l’Italia aspetta ancora di vedere il finale di Game of Thrones 8, che andrà in onda questa sera su Sky Atlantic in versione doppiata. Ma non solo, perché la prossima settimana, lunedì 3 giugno 2019, la rete manderà in onda anche un documentario di due ore dal dietro le quinte dello show. Il Trono di Spade continua perciò imperterrito a far parlare di sé, e dopo aver saputo quale conclusione George R.R. Martin voleva per le storie dei suoi personaggi, oggi scopriamo come sarebbe andata se gli sceneggiatori non avessero dovuto affidarsi alle dritte dell’autore originale. Com’era insomma il finale di Game of Thrones 8 senza i consigli di Martin?

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A raccontarlo agli spettatori che ancora risentono delle delusioni avute con gli ultimi episodi, ci ha pensato EW. Gli sceneggiatori della versione televisiva di GoT sono infatti intervenuti sulle colonne della testata per rivelare una volta per tutte la loro verità. Un progetto che, fino a un certo punto, ha costituito lo scopo finale del loro percorso creativo, ma che in un secondo momento è stato accantonato. Accantonato, a tutto vantaggio delle indicazioni dello scrittore della saga di cui il pubblico chiedeva il ritorno.

Quelle indicazioni sono intervenute a riallineare lo show con la sua logica originaria. Così facendo hanno però anche mutato radicalmente il destino di un personaggio in particolare. Se fosse stato per gli autori della serie, infatti, questo personaggio sarebbe sopravvissuto sino alla fine.

Di chi si trattava?

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