Emilia Clarke: cosa pensa l’attrice della morte di Daenerys nel finale di Game of Thrones 8

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Tra i punti più discussi dai fan di Game of Thrones c’è l’evoluzione di Daenerys e il modo in cui la stagione 8 ne ha descritta la morte. Se per molti si è trattato di un momento estremamente toccante, tanti altri l’hanno interpretata come un’uscita di scena deludente. E l’ultima di una lunga serie di delusioni cominciate quando, apparentemente senza ragioni, Daenerys ha innescato una furia devastatrice senza precedenti.

Interrogata sull’argomento, Emilia Clarke ha eluso le polemiche facendo appello ai segreti della professione ma anche sottolineando la delicatezza e le allusioni della sua ultima sequenza:

“Mi sta chiedendo se io in quanto Emilia sono in disaccordo con lei su qualche punto. Leggere le sceneggiature è stata una fot*** lotta. Alla scuola di recitazione mi hanno insegnato… che il tuo personaggio è sempre nel giusto. Il tuo personaggio compie una scelta e bisogna che tu gli dia ragione. Un attore non dovrebbe mai vergognarsi di apparire brutto.

Tutti noi abbiamo lati di noi che sono più brutti. E dopo aver lavorato a questo show per dieci anni, è logico. In che altra direzione poteva andare? Avevo provato a immaginare come sarebbe stata la fine. Non è che improvvisamente poteva dire ‘OK ora metto l’acqua a bollire, i biscotti nel forno e ci sediamo tranquilli e magari faccio pure qualche bambino’. Non sarebbe mai andata così. (Daenerys) è una Targaryen.

Io avevo pensato che sarebbe morta… La sua è una morte molto bella e toccante. Magari ciò di cui vi accorgerete nell’istante in cui sta morendo sarà ‘Ecco la sua fragilità, ecco la piccola ragazza che avete conosciuto nella stagione 1. Vedete? Ecco ora è lì, e ora invece ecco che non c’è più'”.

E mettiamoci l’animo in pace.

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