Aidan Gillen parla dell’addio a Game of Thrones

Innanzitutto, l’attore ha parlato delle sue sensazioni quando ha ricevuto la famigerata “chiamata” da parte di Dan Weiss e David Benioff, la chiamata che ricevono gli attori che presto dovranno abbandonare lo show.

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“Ah, la famigerata chiamata! Ho scoperto di quella chiamata da Michael McElhatton (Roose Bolton) quando mi disse che l’avevano chiamato e mi disse come si sentiva. Così l’anno scorso mi sono chiesto come mi sarei sentito se e quando avessi ricevuto quella chiamata, dato che lo show ha fatto parte della mia vita per tanti anni. È una grossa perdita. Mi sono sentito un po’ in lutto, per il personaggio e per la mia esperienza. E poi mi sono interrogato sull’enormità di questa esperienza, su tutto ciò che mi è capitato in questi anni che sono stati grandiosi.”

Insomma, un sentimento dolce amaro per Aidan Gillen che se ne va a testa alta, contento della sua esperienza ma anche provando nostalgia dello show e del suo personaggio a cui ha dato così tanto. Ma cosa pensa dell’effettiva scena della morte di Ditocorto e del suo percorso ne Il Trono di Spade?

“Mi avevano promesso un mare di sangue… beh, non è stato proprio un mare, ma era comunque più di ciò che ha ricevuto Roose Bolton. È meglio andarsene così, nel season finale e dopo un arco narrativo interessante, che a metà stagione. Anche se non sono apparso in tutti gli episodi, nel momento in cui il tuo personaggio ha un ruolo ben preciso, il pubblico sentirà che sei parte della storia. Quindi non è stato un problema avere meno scene del solito. Fino a che le scene sono buone, il contributo che puoi dare è tanto. Sono felice di aver avuto una gran bella storia con cui concludere. È andata bene, non è un problema, davvero. Quando succede succede e non mi piace riflettere troppo.”

Sicuramente Gillen è soddisfatto del finale del suo personaggio che, nonostante sia stato uno dei personaggi chiave per diverse stagioni, ci ha abbandonati, terminando così il famigerato “gioco del trono”.

Ma le dichiarazioni non sono finite…

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