Sfoglia la gallery in alto per scoprire tutte le curiosità su Frozen – Il Regno di Ghiaccio!

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Frozen nasce con Walt Disney
Il primo adattamento de La Regina delle Nevi, la fiaba di Hans Christian Andersen, fu sviluppato per la prima volta da Walt Disney in persona. Doveva essere un corto animato ma non è stato mai realizzato.

Il simbolo di Arendelle è un croco

Si tratta di un fiore primaverile conosciuto anche come zafferano maggiore. È un simbolo di rinascita e di primavera.

Le camere di Elsa e Anna dovevano essere collegate

Le camere delle due sorelle avrebbero dovuto comunicare attraverso un paravento che faceva da separé tra le due stanze. Per limitare l’interazione tra Elsa e Anna, invece, si è preferito eliminarlo.

Il Duca di Weselton doveva essere un personaggio diverso

Il Duca di Weselton doveva essere, in principio, un tutore di Elsa e Anna ma, durante lo sviluppo della storia, gli autori dovevano distogliere l’attenzione da Hans e scelsero di cambiare il ruolo del duca, che sembr essere una perfetta copertura.

Chris Williams da doppiatore a regista

L’attore americano Chris Williams, che ha dato la voce a Oaken, ha poi diretto il film Big Hero 6: avete notato qualche somiglianza tra il venditore e il dolcissimo Baymax? Forse è per questa ragione!

A scuola di… neve!

Per animare la neve, i disegnatori hanno dovuto prendere dei corsi da un meteorologo per capire come meglio realizzare i diversi fiocchi di neve e comprendere come questi si formassero.

L’immenso palazzo di ghiaccio

Alla realizzazione del maestoso palazzo di Elsa hanno partecipato oltre cinquanta persone: per ricreare l’intera sequenza ci sono volute oltre 30 ore per ogni singolo frame. La scena totale, nel film, dura solo trentasei secondi.

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O… o… o… occhi di g…hiaccio!

Quando Anna si trasforma completamente in una statua di ghiaccio, è possibile notare che le sue pupille si sono trasformate in dei fiocchi di neve, classica "firma" di Elsa.

Un meeting tra sorelle

Per comprendere meglio il rapporto tra due sorelle, gli animatori diedero vita ad un "Sister Summit", dove studiarono le dinamiche tra diverse coppie di ragazze: questo aiut a meglio costruire il rapporto tra Elsa e Anna.

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