Cionostante, di fronte alle giustificazioni del creatore di 13 Reasons Why, che rigetta l’accusa di aver idealizzato il suicidio dichiarando al contrario di aver voluto suggerire l’idea opposta, il padre della Herndon non ci sta, e contrattacca:

“Non ho parole per descrivere il mio disprezzo per le persone che hanno realizzato una cosa del genere. Non puoi convincermi che stavano tentato di concentrare l’attenzione sul problema del suicidio giovanile mostrando una ragazzina che si ammazza. Non c’è nulla di positivo in tutto questo”.

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E poi, contro il rinnovo per una seconda stagione:

“Non portate a termine il rinnovo di una seconda stagione di 13 Reasons Why. Fermatelo! E’ sbagliato! State facendo soldi sulla disperazione altrui”.

E chissà se Netflix sarà mosso a compassione di certe voci, sebbene isolate, soprattutto ora che cedendo alle richieste dei fan di Sense8 ha creato un pericoloso precedente.

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