Il messaggio di Erik Menendez a sua madre 35 anni dopo il suo omicidio

Nel documentario di Netflix The Menendez Brothers, Erik Menendez si confessa e parla del profondo rimorso che prova per l’omicidio di sua madre, Mary Louise Menendez. Insieme a suo fratello Lyle, Erik uccise a colpi di pistola entrambi i genitori, José e Mary Louise, nel 1989 nella loro casa di Beverly Hills. Oggi però Erik parla del suo pentimento, in particolare verso la madre, e svela che vorrebbe poter cancellare quanto fatto.

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Una delle idee sbagliate che in molti si sono fatti è che io non amassi mio padre o mia madre,” racconta Erik nel documentario. “Questo è quanto di più lontano dalla verità. Mi manca mia madre tremendamente. Vorrei poter tornare indietro, abbracciarla e dirle che le voglio bene, che volevo che mi amasse, che fosse felice che fossi suo figlio. Voglio solo questo.”

Il documentario esplora le emozioni complesse che i fratelli provano nei confronti dei genitori, in particolare verso il padre. Erik e Lyle avevano dichiarato che le loro azioni efferate furono motivate da anni di abusi sessuali subiti per mano del padre, José Menendez.

Nonostante ciò, Erik ammette di aver nutrito una forte ammirazione per lui durante l’infanzia, descrivendolo come una figura quasi mitica. “Per me, da bambino, era come la versione moderna di un antico dio greco… Ma raramente era un padre,” riflette l’uomo nel documentario.

Oggi incarcerati al Richard J. Donovan Correctional Facility, Erik e suo fratello Lyle, continuano a scontare la pena dell’ergastolo per gli omicidi. Il caso è tornato alla ribalta grazie a Netflix e alla serie di Ryan Murphy Monsters: La storia di Lyle e Erik Menendez, suscitando nuove polemiche.

Infatti Erik ha recentemente criticato Murphy per quella che ha definito una falsa rappresentazione della loro storia, esprimendo frustrazione per come suo fratello Lyle è stato dipinto. Sono però anche sorti nuovi sviluppi nel loro caso, che potrebbero anche portare alla loro scarcerazione.