Emily in Paris, serie Netflix con Lily Collins, ha alzato una polemica in Francia, dove la serie è stata giudicata piena di cliché e stereotipi

La commedia romantica con Lily Collins, Emily in Paris, che ha da poco debuttato su Netflix con la sua prima stagione, ha già alzato diverse polemiche, in particolare in Francia. Infatti secondo diverse recensioni, lo show sarebbe un insieme di cliché e stereotipi che descrivono i francesi in modo superficiale. Soprattutto i parigini sembrano essersi offesi delle modalità utilizzate per parlare di loro. Diversi giornalisti e influencer hanno definito la serie di Darren Star, autore di Sex and the CityBeverly Hills 90210, “imbarazzante”. Le recensioni negative e la presenza di due nomi come quelli di Star e di Lily Collins hanno permesso alla serie di diventare in poche ore uno dei prodotti più visti su Netflix.

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La serie parla di Emily, una ragazza americana che si trasferisce a Parigi per iniziare una nuova vita, con l’intento di diventare un guru dei social media. Infatti si deve occupare di gestire quelli di un’azienda di lusso, situata proprio nella capitale francese. La sinossi spiega che il suo compito è quello di mettere al servizio dell’azienda francese le sue competenze e il suo “punto di vista americano”

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The Hollywood Reporter ha definito Emily in Paris una serie “guardabile, confezionata con una trama leggera, costumi e personaggi”. In più si è parlato del fatto che la protagonista è orgogliosamente ignorante nei confronti della cultura francese. Questa sarebbe una debolezza, non una forza.

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Ma ecco altre polemiche sollevate dai giornali francesi.

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