Il film musicale Emilia Pérez, prodotto da Netflix e diretto da Jacques Audiard, ha ottenuto grande attenzione per la sua trama audace e la sua rappresentazione di tematiche transgender. La pellicola racconta la storia di un boss del cartello messicano, Juan “Manitas” Del Monte, che finge la propria morte per poter fare la transizione in donna, Emilia Pérez. Tuttavia, mentre il film si avvicina agli Oscar con ben 13 nomination, una controversia legata alla sua protagonista, Karla Sofia Gascón, rischia di offuscare il suo percorso verso la vittoria.

La trama di Emilia Pérez

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Il film segue Rita (Zoe Saldaña), un’avvocatessa che viene ingaggiata da Manitas per aiutarlo a cambiare identità. Rita lo accompagna in un viaggio attraverso diversi paesi alla ricerca di un medico che possa realizzare la transizione del boss, mentre organizza anche la fuga della sua famiglia, composta dalla moglie Jessi (Selena Gomez) e dai figli.

Dopo la sua trasformazione in Emilia Pérez, l’ex signore della droga cerca di riavvicinarsi alla famiglia e di redimersi aiutando le vittime della violenza del cartello. Con Rita, Emilia lancia un’organizzazione che aiuta le famiglie a ritrovare i resti dei propri cari scomparsi. Tuttavia, quando la moglie Jessi annuncia di voler rifarsi una vita con un nuovo compagno, la situazione precipita.

La polemica sul film

Emilia Pérez ha ricevuto reazioni contrastanti sin dal suo debutto a Cannes, dove il cast ha vinto il premio per la miglior interpretazione femminile. Ha poi ottenuto quattro Golden Globes, incluso quello per miglior film musicale o commedia.

Nonostante i riconoscimenti, alcuni critici hanno espresso riserve sulla rappresentazione della comunità transgender. L’organizzazione LGBTQ GLAAD ha definito il film un “passo indietro per la rappresentazione trans”, mentre altri hanno criticato la scelta del regista francese Audiard, che non parla spagnolo, e del cast, che non include attori messicani nei ruoli principali. Inoltre, lo stile musicale del film ha diviso il pubblico, con alcune canzoni e coreografie che sono state ridicolizzate su TikTok.

La polemica su Karla Sofia Gascón

Karla Sofia Gascón è entrata nella storia come la prima donna apertamente transgender a ricevere una nomination come miglior attrice protagonista agli Oscar. Tuttavia, la sua candidatura è stata accompagnata da una controversia legata a vecchi post sui social media, risalenti al 2020 e 2021, in cui sembrava commentare in modo negativo sui musulmani, su George Floyd e sulla diversità agli Oscar.

Questi post, che ora sono stati cancellati, sono riemersi grazie a screenshot condivisi online dagli utenti di X. Karla Sofia Gascón ha risposto con una dichiarazione rilasciata tramite Netflix il 30 gennaio, in cui ha espresso rammarico per il dolore causato e ha ribadito il suo impegno per un mondo migliore.

L’attrice ha riconosciuto di aver scritto quel post, spiegando che all’epoca utilizzava i social “più come un diario” e che i suoi post erano visti da poche persone. Tuttavia, l’attrice ha dovuto affrontare pesanti attacchi online, ricevendo minacce di morte e molestie.

A seguito della polemica, ha disattivato il suo account su X (ex Twitter), dichiarando a The Hollywood Reporter:

“Mi dispiace, ma non posso più permettere che questa campagna di odio e disinformazione colpisca me e la mia famiglia. Su richiesta della mia famiglia, chiudo il mio account su X. Sono stata minacciata di morte, insultata, abusata e molestata fino allo sfinimento. Ho una figlia meravigliosa da proteggere, che amo follemente e che mi supporta in tutto”.

In un’intervista con CNN Español, Gascón ha dichiarato di sentirsi “giudicata e crocifissa senza processo”, mentre su Instagram ha respinto le accuse di razzismo:

“Chiunque mi conosca sa che non sono razzista. Rimarranno sorpresi quando scopriranno che una delle persone più importanti della mia vita attuale e che amo di più è musulmana.”

La polemica è stata alimentata anche dal regista Audiard, che ha definito “inescusabili” i post dell’attrice in un’intervista a Deadline. Karla Sofia Gascón ha reagito su Instagram, annunciando la decisione di rimanere in silenzio per non danneggiare il film e scusandosi nuovamente.

Nel frattempo, Karla Sofia Gascón ha negato di essere l’autrice di alcuni dei post attribuiti a lei. Tra questi spicca uno in cui criticava aspramente la sua co-protagonista Selena Gomez. In un’intervista con CNN Español, ha dichiarato di aver parlato con Gomez, che le avrebbe detto di essere “con lei al 200%”.

L’impatto sugli Oscar

Con la cerimonia degli Academy Awards prevista per il 2 marzo, la controversia su Karla Sofia Gascón potrebbe influenzare le possibilità di vittoria del film e della stessa attrice. Alcuni esperti ritengono che il clamore mediatico possa danneggiare la campagna di Emilia Pérez. Invece altri credono che il talento di Gascón e il messaggio del film possano prevalere sulle polemiche.

Infine, l’attrice ha scelto di non partecipare agli eventi promozionali per la stagione dei premi, come i Critics Choice Awards o i PGA Awards. Inoltre pare che Netflix abbia deciso di non coprire più le spese per i suoi viaggi ai vari show di premiazione. La partecipazione di Karla Sofia Gascón agli Oscar 2025, dove è candidata come Migliore attrice protagonista, è quindi in dubbio.

L’evento di terrà il 2 marzo 2025, e noi italiani potremo seguirlo nella notte a cavallo con il 3 marzo.