Disney, Sony e Warner Bros sospendono l’uscita dei film in Russia
Disney, Sony e Warner Bros sospendono l’uscita dei propri film in Russia per gli scontri in Ucraina: stop a The Batman, Red e Morbius
Stop all’uscita di The Batman, Morbius e Red in Russia
L’attuale drammatica situazione in Ucraina ha portato dei risvolti spiacevoli anche nel mondo del cinema. Infatti Disney ha deciso di sospendere tutti i film in uscita nelle sale in Russia, incluso Red, citando come motivazioni “l’invasione dell’Ucraina e la tragica crisi umanitaria“. Oltre a Disney anche Warner Bros e Sony Pictures hanno preso la stessa decisione.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema“Prenderemo scelte aziendali future in base alla situazione“, ha dichiarato Disney, come riporta The Guardian. “Nel frattempo, data l’entità dell’emergente crisi dei rifugiati, stiamo lavorando con le nostre ONG per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria“.
Sono diversi i film in uscita prossimamente in tutto il mondo, compresa la pellicola Warner Bros The Batman. Questa sarebbe dovuta uscire il 4 marzo in Russia. Poche ore dopo l’annuncio della decisione della Disney, la Warner Bros ha dichiarato: “Alla luce della crisi umanitaria in Ucraina, WarnerMedia ha sospeso l’uscita del film The Batman in Russia. Continueremo a monitorare la situazione mentre si evolve. Speriamo in una soluzione rapida e pacifica a questa tragedia”.
Successivamente anche Sony Pictures ha annunciato che avrebbe bloccato tutte le sue uscite cinematografiche in Russia. Tra queste è incluso anche il film Morbius, che ha come protagonista Jared Leto nei panni dell’antieroe Marvel, in arrivo invece il 24 marzo.
“Data l’azione militare in corso in Ucraina e la conseguente incertezza e la crisi umanitaria, sospenderemo le nostre previste uscite nelle sale in Russia, incluso l’imminente debutto di Morbius“, ha affermato un portavoce della Sony Pictures. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti. Speriamo che questa crisi si risolva rapidamente“.
Di recente anche Netflix ha confermato che si rifiuta di trasmettere la propaganda di stato russa, a fronte di una legge entrata in vigore nel Paese. Questa richiede che i servizi di streaming con più di 100.000 utenti giornalieri includano i 20 principali canali televisivi federali russi. Molti di questi trasmettono la propaganda del Cremlino.
“Data la situazione attuale, non abbiamo in programma di aggiungere questi canali al nostro servizio“, ha detto un portavoce di Netflix all’Hollywood Reporter.