DanDaDan è stato censurato in Cina: tutte le scene cambiate
Forse non lo sapete, ma l’anime DanDaDan è stato censurato in Cina, almeno in parte. Ecco le scene cambiate
DanDaDan ha subito alcune censure in Cina e tutto ciò ha fatto chiacchierare il resto del mondo. Andiamo a scoprire quali scene sono state cambiate e perché.
La censura di DanDaDan in Cina
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaDanDaDan è un anime che viene rilasciato settimanalmente su Netflix a partire dal mese di ottobre 2024. La trama segue le vicende di una liceale che crede nei fantasmi e di un suo compagno di scuola che crede negli alieni.
Un giorno, essendo scettici delle credenze l’uno dell’altra, decidono di provare a vicenda che si sbagliano. Ken perde la sfida con il fantasma chiamato Turbo Nonna e viene maledetto con la sottrazione delle sue parti intime, mentre Ayase scopre di avere dei poteri psicocinetici dopo essere stata quasi abusata da degli alieni.
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Una storia abbastanza bizzarra che, nel terzo episodio dell’anime, ha creato alcuni problemi al pubblico cinese. Come riporta anche il sito ScreenRant, infatti, alcune scene sono state cambiate perché ritenute poco opportune. Non si tratta di scene estreme, ma di piccoli dettagli che potrebbero anche sfuggire all’attenzione della maggior parte degli spettatori.
A quanto pare, la scollatura della nonna di Ayase è stata coperta da una maglia molto più lunga. In un’altra scena, inoltre, la sigaretta fumata dalla donna è stata sostituita da un lecca lecca. Delle scelte che hanno fatto storcere il naso ai fan, in quanto sostengono che tutto ciò vada a minare i tratti umoristici di DanDaDan.
Vedremo che cosa accadrà nei prossimi episodi dell’anime e se ci saranno altre censure provenienti dalla Cina. Per quanto riguarda il resto del mondo, invece, possiamo goderci questo viaggio ancora lungo tra situazioni assurde, spaventose ma anche esilaranti. Ricordiamo che la messa in onda, in Italia, avviene su Netflix ma anche sul sito Crunchyroll. Entrambe le piattaforme sono a pagamento e per visualizzare il contenuto bisognerà abbonarsi.