Cooper Koch interpreterà Luigi Mangione? Arriva la sua risposta
Sarà la star di Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story Cooper Koch a interpretare Luigi Mangione? Arriva la sua risposta
Cooper Koch sarà Luigi Mangione?
La storia di Luigi Mangione ha catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica. Sta facendo molto discutere la storia dell’ingegnere accusato dell’omicidio di Brian Thompson, l’amministratore delegato dell’azienda di assicurazioni mediche UnitedHealthcare.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaI media americani e, di conseguenza, quelli del resto del mondo stanno seguendo con attenzione il processo in cui Mangione risponde alle accuse dichiarandosi ‘non colpevole’. Un caso di true crime che ha già catturato l’interesse di uno dei produttori più famosi di Hollywood.
Ci riferiamo ovviamente a Ryan Murphy, ideatore anche della serie antologica Monsters, che ha risposto attraverso una sua pagina Instagram mostrando il proprio interessamento alla vicenda. Ma Murphy non è l’unico a essere stato interrogato sull’argomento.
Di recente anche a Cooper Koch è stata posta una domanda su questo topic. All’attore, che ha raggiunto il successo quest’anno grazie al ruolo di Erik Menéndez nel corso della seconda stagione di Monsters, è stato domandato se interpreterebbe Mangione in un’ipotetica serie che racconti il suo caso.
“Penso che dovrò allontanarmi dalla scena del crimine e fare qualcos’altro“, ha dichiarato. Koch ha tuttavia trovato “esilarante” che il pubblico gli chieda di interpretare il ruolo di Luigi Mangione.
Intanto Cooper Koch si gode la sua prima candidatura ai Golden Globes proprio grazie alla sua interpretazione nella serie di Ryan Murphy. L’attore è stato infatti. candidato nella categoria “Best Performance in a Limited Series – Actor” e si gioca adesso il premio contro diversi volti noti del piccolo e del grande schermo.
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Tra i candidati troviamo anche Colin Farrell per The Penguin, Ewan McGregor per A Gentleman in Moscow, Andrew Scott per Ripley. E poi ancora Richard Gadd per il sorprendente Baby Reindeer e Kevin Kline per Disclaimer.