Scopriamo come finisce Longlegs

Il nuovo film horror Longlegs, diretto da Osgood Perkins, ha lasciato il pubblico diviso e incuriosito per via del suo finale ambiguo. Cerchiamo quindi di capire come finisce Longlegs, e spiegare cosa accade negli ultimi minuti.

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La trama segue Lee Harker, un’agente dell’FBI interpretata da Maika Monroe, che indaga su una serie di omicidi solo per scoprire un legame scioccante tra sé e l’assassino Longlegs, interpretato da Nicolas Cage.

Il punto di svolta avviene quando Lee scopre, a casa della madre Ruth, alcune vecchie polaroid risalenti alla sua infanzia. Le foto mostrano chiaramente che, da bambina, Lee aveva già incontrato Longlegs, un evento di cui non ricordava nulla fino a quel momento.

Questa scoperta è sufficiente per arrestare l’assassino e fermare (forse) la sua scia di omicidi. Durante l’interrogatorio, l’uomo insinua che sua madre sia coinvolta negli omicidi, prima di suicidarsi. Scioccata, Lee si reca dalla madre per affrontarla, ma la situazione precipita: Ruth uccide il collega di Lee, e subito dopo spara a una bambola che ha le sembianze della figlia, facendola svenire.

In questo momento, Ruth rivela il suo ruolo nella vicenda: durante l’infanzia di Lee, Longlegs aveva cercato di ucciderla, ma i due avevano stretto un patto. In cambio della vita di sua figlia, Ruth avrebbe aiutato Longlegs e le forze oscure di Satana nei loro piani malefici.

Dopo aver risparmiato Lee, Longlegs era inoltre stabilito nel seminterrato di Ruth, iniziando a fabbricare bambole che Ruth consegnava a famiglie ignare. Ogni bambola, consegnata ogni volta nel giorno 14 del mese, al compleanno della figlia di ogni famiglia, rappresenta un nuovo bersaglio: il diavolo, nascosto dentro alle bambole, possiede i padri di famiglia, innescando la catena di omicidi.

Quando Lee si risveglia nel seminterrato, scopre di essere “in ritardo” per la festa di compleanno della figlia del suo capo. Corre per cercare di salvare la famiglia, ma quando arriva è già troppo tardi: Ruth ha già consegnato la bambola e la possessione è iniziata. Sebbene Lee riesca a fermare la carneficina sparando sia a al collega che alla madre, non riesce a distruggere la bambola demoniaca: la pistola spara a salve. La scena termina con un flashback in cui Longlegs ripete “Ave Satana”.

L’impossibilità di sparare alla bambola sembra suggerire che il male non può essere eliminato del tutto. Nonostante Longlegs e sua madre siano fuori gioco, l’oscurità rimane ancora presente, lasciando Lee impotente di fronte alle forze che l’hanno perseguitata per tutta la vita. Il finale non offre alcuna vera redenzione, ma piuttosto la sensazione inquietante che l’oscurità rimanga intatta, pronta a manifestarsi di nuovo.

L’attrice Maika Monroe ha commentato che “il male non se ne andrà” e che la realtà rappresentata nel film non lascia spazio alla speranza. Anche il regista Perkins ha descritto il finale come “tragico,” confermando che l’ambiguità e la desolazione erano intenzionali fin dall’inizio.

E invece le bambole? Come funzionano? Il regista ha voluto chiarire di non voler spiegare il loro funzionamento, perché rimane “un segreto del diavolo“.

Ecco come finisce Longlegs.