Le parole di Charles Melton

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La lunga lettera di Charles Melton a favore della comunità asiatica continua con un racconto di vita personale. “Spesso mi è stato detto che non sono abbastanza asiatico e che non sono abbastanza bianco – ha spiegato – e mi chiedo se sono abbastanza. Sono in conflitto con le mie identità razziali e il trauma che ne deriva“. L’attore ha ricordato le prime interazioni di sua madre con amici e sconosciuti e le difficoltà nel riuscire ad essere accettata.

Ricordo che la gente parlava con mia madre come se non facesse parte di una comunità. Questo la sminuiva e a sua volta scatenava in me qualcosa che ho sepolto a lungo nel profondo. La verità è che, alla mia giovane età, non sapevo come proteggerla e mi ha spezzato il cuore – ha scritto Charles – i commenti degli amici sul fatto che la mia casa aveva un odore strano a causa dei pasti coreani cucinati in casa da mia madre e del kimchi mi facevano vergognare“. Melton ha poi raccontato che a scuola non ha mai avuto alcun tipo di informazione storica sul suo popolo e sulla sua storia.

Se non conosci la tua storia, come puoi esistere veramente? Cercando di inserirmi a scuola, ho inseguito il sogno americano diventando una star dell’atletica, mentre sopprimevo la mia identità asiatica“, ha raccontato. La lettera si conclude con una promessa che l’attore di Riverdale ha voluto fare a se stesso. “Non resterò più in silenzio sulla mia esperienza vissuta. I crimini d’odio che hanno spazzato il paese mi hanno costretto a capire quanto sia importante la piattaforma che ho e la responsabilità che ne deriva“.

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