La lettera di Charles Melton

Charles Melton ha deciso di esporsi in prima persona a favore della comunità asiatica. Sono giorni di accese proteste in America in seguito ad un attacco in un centro benessere di Atlanta in cui hanno perso la vita otto persone, tra cui sei donne di origine asiatica. Si tratta soltanto l’ultimo e il più grave episodio di razzismo che la comunità orientale ha subito quest’anno in seguito alla diffusione del covid, a lungo chiamato da Donald Trump come “virus cinese”.

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Episodi di intolleranza ed ignoranza che hanno costretto numerosi volti noti del piccolo e grande schermo a farsi avanti in prima persona. Tra questi c’è anche la star di Riverdale, che ha scritto una lettera aperta al magazine Variety raccontando la sua esperienza personale. L’attore ha confessato che è cresciuto, sia che come persona che come interprete, sopprimendo la sua identità e ha perciò deciso che sia giunto il momento di venir fuori per quello che è.

Con il continuo aumento di orribili crimini d’odio verso la mia comunità, ho fatto una profonda introspezione ricordando le mie esperienze, spacchettando il mio passato e cercando di capire tutto questo – ha scritto Charles Meltonattraverso questa analisi, ho capito che non ho mai difeso la mia eredità coreana. Ho volontariamente ignorato il razzismo e le micro-aggressioni rivolte a me e al mio popolo. Non sono riuscito a difendere la mia eredità per paura di una punizione. E ora non posso fare a meno di chiedermi cosa ho fatto per contribuire alla violenza contro gli asiatici americani“.

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L’attore ha spiegato che sua madre, coreana, ha sposato suo padre mentre lui era all’estero come soldato dell’esercito. Lui e le sue sorelle sono poi nati in Alaska. La sua lettera continua…

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