Parla la sceneggiatrice di Call my agent Italia 2

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Call my agent Italia 2 – foto di Sky Italia
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Dopo la scommessa vinta con la prima stagione debutta venerdì 22 marzo su Sky e in streaming su NowTv Call my agent Italia 2. Ritorna l’agenzia di talenti più famosa della televisione, premiata lo scorso anno con il Super Ciak D’Oro delle Serie. Nel nuovo ciclo di episodi non mancheranno i problemi per gli agenti e gli assistenti, alle prese con le difficoltà e i grattacapi dei loro assistiti.

Anche in questa stagione sono previste numerose guest star d’eccezione che, puntata dopo puntata, faranno capolino negli uffici della CMA: da Elodie (che recita al fianco di Massimiliano Caiazzo) a Sabrina Impacciatore passando per Gabriele Muccino. La scrittura dei nuovi episodi è affidata ancora una volta a Lisa Nur Sultan. Sceneggiatrice di grande esperienza, che ha firmato diversi film e serie di successo (tra cui Studio Battaglia, attualmente in onda con la seconda stagione su Rai Due) Nur Sultan ci ha svelato qualche dettaglio dal dietro le quinte dello show. Ecco cosa ci ha raccontato.

D: Da sceneggiatrice restare fedele alla serie originale francese, di cui Call my agent Italia è un adattamento, è stata più una sfida o un limite alla creatività?

R: Arrivati alla seconda stagione, non è stato sicuramente un limite e forse non è stato più neanche una sfida. Sento di essermi molto smarcata con le nostre storie. Conoscendo gli attori e avendo creato tra la mia scrittura e la loro recitazione dei personaggi nuovi, avevo voglia di farli vivere autonomamente e secondo percorsi che fossero più contemporanei e più vicini a noi.

D: Quanto c’è di autobiografico inteso come vita vissuta sul set nella sceneggiatura di Call my agent Italia?

R: C’è tanto ma camuffato. Ovviamente le idiosincrasie sono mie, tanta satira di costume che passa tra le righe riporta opinioni che ho e che abbiamo noi sceneggiatori. I temi scelti poi rispecchiano quelle che sono un po’ delle mie fissazioni, come ad esempio la puntata sulla conferenza stampa e sui junket. È una parodia di quello che succede perché avendola vissuta l’anno scorso mi sono resa conto che stare tutto il giorno a ripetere più o meno le stesse cose è una situazione abbastanza assurda.

Una delle storie che mi piace di più è il percorso sentimentale di Lea (interpretata da Sara Drago, ndr). Quest’anno avrà un incontro un po’ sui generis sia nel bene che nel male.

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Call my agent Italia 2 – foto di Sky Italia

D: Qual è il personaggio che ti diverte di più scrivere e quello che ti ha emozionato di più?

R: Sarei un’ipocrita se non ti dicessi che ogni volta che inizio a scrivere di Luana Pericoli (interpretata da Emanuela Fanelli, ndr) inizio a ridere dall’inizio alla fine. E rido molto di più quando la vedo con Corrado Guzzanti e mi accorgo che hanno chiaramente improvvisato cose, per me è una goduria assoluta.

Mi ha molto emozionato scrivere di Marzia Ubaldi. Quest’anno ero molto contenta di aver scritto una storia per il personaggio di Sofia (Kaze) che si intrecciava con quello di Elvira. Volevo far interagire di più queste due donne, volevo dare loro un ruolo importante. È stato molto emozionante scriverlo e il fatto che lei adesso non ci sia più è veramente lacerante.

D: Nella serie si citano due film che sono due esempi contrapposti di come vanno fatte le cose e di come invece no, (Perfetti Sconosciuti da un lato, Bastianazzo dall’altro). C’è un Bastianazzo nella tua carriera?

R: Ma certo che c’è, però non posso nominarlo. Forse non è proprio un Bastianazzo perché quello rappresenta un disastro totale senza pensare però a una reference precisa. Ognuno di noi sa che ha scritto cose che non sono venute come ci saremmo aspettati. Poi penso che fare un Bastianazzo sia qualcosa di liberatorio. Se fai qualcosa di così grosso, puoi solo migliorare.

Se l’anno scorso la linea che avevo creato aveva a che fare con lo scoprire nuovi talenti e non perdere di vista i talenti che non abbiamo colto, quest’anno è un po’ il rovescio della medaglia e cioè non rischiare di cadere in disastri.

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Call my agent Italia 2 – foto di Sky Italia

D: Nella tua carriera hai scritto film e serie tv di qualsiasi genere, dal comedy al giallo fino al thriller. Manca qualcosa al tuo variegato cv?

R: Sì, manca un horror. Ho un soggetto da un po’ di tempo e che mi piace molto. È un horror rom-com.

D: A proposito di adattamenti, c’è un film o una serie tv americana che ti piacerebbe declinare in Italia?

R: Quello che ti posso dire è che una cosa che avevo scritto tanti anni fa, che poi non è mai stata realizzata perché era qualcosa di enorme, era una versione paragonabile a Succession come genere di storia. Quello è un tipo di mondo e di racconto che è molto vicino ai miei interessi. Io sono laureata in economia, mi interessa molto la politica.

Spero tu veda anche la spilletta (mostra una spilla con la scritta ‘Cease fire now’, ndr). È imbarazzante pensare di andare avanti con le nostre vite in cui raccontiamo il mondo dello spettacolo e ci sono ancora degli ostaggi israeliani e c’è una popolazione sotto le bombe. E noi stiamo guardando. Se una persona ha un minimo di sensibilità di sente davvero a disagio.

D: Sta accadendo esattamente quello che succede in The Zone of Interest (film che ha vinto il Premio Oscar come Miglior film straniero, ndr)

R: Bravo, una volta potevamo dire che la “zona d’interesse” era dietro il muro. Adesso, con i social e i media, questo limite non c’è.

D: Quanto è stato divertente avere Gabriele Muccino come guest star in questa chiave così ironica?

R: Io Gabriele l’ho adorato. Non ci conoscevamo, abbiamo fatto un pranzo insieme in cui ho riso per tutto il tempo. Lui mi ha detto che non sarebbe riuscito a imparare tutto il copione. Sul set l’hanno messo a suo agio, ha scritto e ha modificato cose. Penso che noterete tutti che è un attore pazzesco, io sono rimasta stupefatta e mi ha fatto molto ridere.

D: Quanta improvvisazione c’è anche nelle scene delle varie guest star che sono intervenute?

R: Quest’anno si è improvvisato molto di più rispetto alla scorsa stagione. Me ne sono accorta guardandolo dopo, perché io non sono sul set durante le riprese. Penso però che noi abbiamo degli attori bravissimi nel cast fisso. Gran parte del successo di Call my agent – Italia credo sia proprio merito loro. Devono fare i non famosi rispetto ai famosi e rischiano di essere un po’ oscurati dalla presenza delle guest star quando invece la baracca la portano avanti loro anche con fatica e ritmi. Sono molto grata ai nostri attori.

(E a proposito degli attori, recupera qui la nostra intervista agli ‘assistenti’ di Call my agent – Italia 2)