Nicolò Bertonelli, Bobo di Braccialetti rossi, racconta la sua prima esperienza da attore al settimanale Visto e ringrazia Francesca Chillemi per l’aiuto ricevuto.

Nicolò Bertonelli è alla sua prima esperienza nel mondo della recitazione, ma i fan adorano già Bobo di Braccialetti rossi, la fiction di successo di Raiuno.
Sedicenne, toscano di Forte dei Marmi, ha fatto il suo debutto da attore interpretando un ragazzo cardiopatico in attesa di un trapianto di cuore.
Il settimanale Visto lo ha intervistato per conoscere meglio questo nuovo talento televisivo.

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Chiariamo subito, anche lei, come Bobo, è un introverso?
“No, per fortuna. Sono molto timido, ma a differenza sua i rapporti umani non mi spaventano, anzi. Ci metto un po’ a lasciarmi andare, ma poi so che ho fatto la scelta giusta”.

Come è arrivato sul set di Braccialetti rossi, considerando che si tratta della sua prima esperienza professionale?
“È stata mia madre a dirmi di partecipare ai provini: sul sito del produttore della serie, Carlo Degli Esposti, un annuncio ha attirato la sua attenzione. Cercavano un ragazzo che avesse le mie stesse caratteristiche fisiche: magro, non muscoloso, con lo sguardo un po’ introverso. Tipico dell’artista. Io non avevo mai fatto provini, e all’inizio, quando mamma mi ha invitato a registrare un video di presentazione, non ero a mio agio. Non avrei mai pensato di fare l’attore. Ma lei ha fatto bene ad insistere, perché dopo aver girato quel video sono stato chiamato per un incontro a Firenze. In quell’occasione ho portato anche la chitarra: il regista, Giacomo Campiotti, mi ha chiesto di suonarla, era incuriosito. Al punto che mi ha richiamato per altri due provini, a Roma, dopo di che mi hanno detto che ero stato preso”.

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