Berlino e il nome d’arte nello spinoff

Tutti i personaggi dello spinoff chiamano Berlino con il suo nome d’arte. Questo dettaglio non è sicuramente sfuggito ai tanti fan de La casa di carta e in molti hanno chiesto spiegazioni. Perché tutti i membri della banda lo chiamano Berlino se questo è un soprannome a lui dato dal Professore anni dopo?

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Andiamo con ordine. Il prequel della serie cult Netflix ha debuttato a fine dicembre sulla piattaforma. In pochi giorni la serie con protagonista di nuovo Pedro Alonso nei panni di Andrés de Fonollosa ha già infranto diversi record ed è diventata la serie più vista negli ultimi mesi dell’anno su Netflix.

Al centro della trama un colpo preparato dal ladro a Parigi molti anni prima degli eventi raccontati nella serie madre. Ma c’è un dettaglio di questo nuovo show che ha indispettito molti fan. In tanti sui social si stanno chiedendo come mai i membri della vecchia banda dell’uomo lo chiamino con il suo nome d’arte. Un alter ego che, sostengono, sia stato loro dato dal Professore nelle prime puntate de La casa di carta quando preparava il colpo alla Zecca di Stato.

In realtà questa convinzione dei seguaci proviene da un falso di ricordo. Quando si tratta di scegliere i nomi in codice con cui identificarsi il Professore sembra lasciare la scelta ai membri della banda. Questi inizialmente propongono i nomi dei pianeti e, in un secondo momento, sarà proprio il Professore a proporre i nomi di città.

Tutti sceglieranno una città ma questo non accade con Berlino, che ci viene semplicemente introdotto con questo nome. Con molta probabilità pertanto è lo pseudonimo utilizzato da Andrés per i suoi colpi. Ecco spiegato come mai tutti i personaggi dello spinoff chiamano l’uomo Berlino.

In questa nuova serie Berlino e la banda (composta da Keila, Cameron, Damien, Roi Bruce) si trovano a Parigi per tentare una rapina impossibile dal valore complessivo di 44 milioni di euro. Il finale aperto potrebbe suggerire il rinnovo della serie per una seconda stagione. Sarà davvero così?