Ben Stiller e Sean Penn sono stati banditi a vita dalla Russia
Gli attori Ben Stiller e Sean Penn sono stati banditi a vita dalla Russia: ecco il perché della decisione del ministero degli Esteri
La Russia ha bandito a vita Ben Stiller e Sean Penn
Sean Penn e Ben Stiller sono stati banditi a vita dalla Russia dal ministero degli Esteri. I due attori fanno parte di una lista di 25 “funzionari di alto rango, rappresentanti delle comunità economiche e di esperti, nonché figure culturali” che non potranno più accedere al paese.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaNella lista, come scrive Deadline, ci sono anche i senatori Rick Scott, Mark Kelley, Pat Toomey, Kevin Kramer e Krysten Sinema, oltre a numerosi funzionari commerciali statunitensi, tra cui la segretaria al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo. Il ministero degli Esteri russo ha affermato che l’elenco si basa sul “principio di reciprocità“.
“Le azioni ostili delle autorità americane, continuano a seguire un corso russofobo. Distruggono i legami bilaterali e intensificando il confronto tra Russia e USA, continueranno a essere risolutamente respinte“, si legge.
Sean Penn si è recato in Ucraina all’inizio di quest’anno, incontrando il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Ha visitato il paese per girare un documentario sul conflitto con la Russia per Vice. Durante la sua permanenza in Ucraina, Penn ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“È un brutale errore di vite tolte e cuori infranti, e se non cede, credo che il signor Putin abbia commesso un errore orribile per tutta l’umanità. Il presidente Zelensky e il popolo ucraino sono emersi come simboli storici di coraggio e principio. L’Ucraina è solo la punta della lancia per l’abbraccio democratico dei sogni. Se gli permettiamo di combattere da sola, la nostra anima come America è perduta”.
Ben Stiller invece ha visitato i rifugiati ucraini in Polonia a giugno prima di recarsi a Kiev. Come parte del suo lavoro in rappresentanza dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha avuto modo di trascorrere del tempo con il presidente Volodymyr Zelensky. A tal proposito ha dichiarato:
“Sono davvero colpito dalla resilienza del popolo ucraino e del presidente. Lui ha offerto al suo popolo la leadership e la vera determinazione per superare questa terribile situazione”.