
L’autrice di The Vampire Diaries LJ Smith è morta a 66 anni
L’autrice LJ Smith è morta all’età di 66 anni: addio alla creatrice di The Vampire Diaries LJ Smith, celebre autrice…
L’autrice LJ Smith è morta all’età di 66 anni: addio alla creatrice di The Vampire Diaries
LJ Smith, celebre autrice di narrativa per giovani adulti e creatrice della saga The Vampire Diaries, è scomparsa l’8 marzo 2025 all’età di 66 anni, dopo una lunga malattia. La notizia è stata confermata da un necrologio pubblicato sul suo sito ufficiale.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaLisa Jane Smith, conosciuta dai fan semplicemente come LJ Smith, ha scritto oltre 29 libri nel corso della sua carriera, contribuendo a plasmare il genere soprannaturale per giovani adulti. Il suo lavoro più famoso, The Vampire Diaries, ha avuto un impatto significativo sulla cultura pop. Questo soprattutto grazie all’adattamento televisivo di successo con Nina Dobrev, Paul Wesley e Ian Somerhalder.
Oltre alla saga dei vampiri di Mystic Falls, Smith ha firmato altre serie amatissime dai lettori, tra cui Night World, The Secret Circle (anch’essa diventata una serie TV), Dark Visions e The Forbidden Game.
Sebbene la causa ufficiale della morte non sia stata rivelata, nel 2015 Smith aveva affrontato gravi problemi di salute a causa di una granulomatosi con poliangite non diagnosticata. Si tratta di una malattia autoimmune che l’aveva costretta a un lungo ricovero ospedaliero con ventilazione artificiale.
Lisa Jane Smith lascia la sua compagna di lunga data Julie Divola, la sorella Judy Clifford e la sua famiglia.
“Lisa era un’anima gentile e brillante, la cui creatività, resilienza ed empatia hanno illuminato le vite della sua famiglia, dei suoi amici e dei suoi fan“, recita il necrologio. “Sarà ricordata per il suo spirito fantasioso, il suo ruolo pionieristico nella narrativa soprannaturale e il suo cuore generoso, sia dentro che fuori dalla pagina”.
A chiusura del messaggio di addio, una frase che Smith amava ripetere e che oggi risuona più che mai: “Niente muore veramente finché non viene dimenticato.”