Olivia Hussey e Leonard Whiting fanno causa a Paramount per abusi sessuali sul set di Romeo e Giulietta

Quasi 55 anni dopo l’uscita dell’adattamento di Franco Zeffirelli di Romeo e Giulietta, gli attori del film Olivia Hussey e Leonard Whiting hanno intentato una causa contro la Paramount Pictures per oltre 100 milioni di dollari per presunti abusi sessuali.

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Le due star affermano quindi di aver subito abusi sul set del film di Zeffirelli, citando la scena di sesso presente all’interno della pellicola. Nella causa, riportata da Deadline, si legge infatti:

“Gli imputati sono stati disonesti e hanno filmato segretamente due bambini minorenni nudi o parzialmente nudi a loro insaputa, in violazione delle leggi statali e federali che regolano l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori. I querelanti hanno sofferto e continueranno a soffrire dolore fisico e mentale insieme a angoscia estrema e grave disagio emotivo”.

La stima è che Paramount Pictures abbia guadagnato oltre 500 milioni di dollari dal Romeo e Giulietta di Zeffirelli. Per questo Hussey e Whiting chiedono danni punitivi di oltre 100 milioni.

La causa continua raccontando l’accaduto e il motivo per cui Olivia Hussey e Leonard Whiting si stanno muovendo contro gli studio. Tuttavia è possibile notare un errore nel file, che riporta il 1968 come anno delle riprese. Tuttavia l’anno riflette la data di uscita, dato che le riprese si sono concluse nel 1967.

“Al momento delle riprese, il signor Whiting (Romeo) era un minorenne di 16 anni e anche la signora Hussey era una minorenne di 15 anni. Ai querelanti è stato detto dal sig. Zeffirelli che non ci sarebbero state scene di nudo e che i querelanti avrebbero indossato indumenti intimi color carne durante scena d’amore nel letto. Tuttavia, la mattina delle riprese della scena in questione nella seconda settimana di dicembre 1968, gli ultimissimi giorni di riprese, i bambini minori querelanti sono stati truccati e il signor Zeffirelli gli ha comunicato che avrebbero dovuto recitare nudi, altrimenti il film non avrebbe funzionato. Erano stati investiti milioni e avrebbero rischiato di non lavorare più in alcuna professione, specie a Hollywood. Zeffirelli ha mostrato loro dove le telecamere sarebbero state posizionate in modo che nessuna nudità sarebbe stata filmata per l’uso in Romeo e Giulietta. I querelanti credevano di non avere altra scelta che recitare nudi”.

Il regista Zeffirelli è morto nel 2019 e quindi non è imputato in questa azione, diretta a Paramount Studios.

Nel 2018, Olivia Hussey ha parlato della nudità nel film. Durante la promozione del suo libro di memorie ha detto a Fox News che la sua nudità in Romeo e Giuliettanon era un grosso problema“. L’attrice di Gesù di Nazareth, dove ha lavorato di nuovo con Zeffirelli, ha sottolineato poi in un’altra intervista dello stesso anno che sebbene lei e Whiting fossero giovani, erano entrambi veterani del teatro e “eravamo molto consapevoli“.

Ovviamente, Olivia Hussey e Leonard Whiting ora hanno un punto di vista diverso sulla questione. Il manager dei due attori Tony Marinozzi ha parlato del coraggio dei suoi clienti di portare avanti la causa.

“Ci è voluto un grande coraggio sia per Olivia che per Leonard per affrontare la sessualizzazione (dei minori) che si è verificato allora, e che purtroppo continua a permeare la nostra società oggi. Il movimento #MeToo e altri gruppi di supporto simili hanno fornito una piattaforma per Olivia e Leonard per parlare finalmente di coloro che perpetuano questi abusi”.

Facendo scalpore all’epoca per la nudità nel film, Romeo e Giulietta fu un successo al botteghino quando uscì nel marzo 1968. Nominato per quattro Academy Awards, il film portò a casa due Oscar. Sia Olivia Hussey che Leonard Whiting hanno vinto i Golden Globe per le loro esibizioni.

La tempistica della causa è stata però stranamente curiosa. Infatti è stata depositata alla fine della scorsa settimana presso la Corte Superiore di Los Angeles. Mancavano solo poche ore prima della scadenza del 31 dicembre dell’estensione di quasi tre anni della revoca della prescrizione da parte della California per le denunce di abusi sessuali contro i minori.