La nuova serie TV prodotta dalla Shondaland sta lentamente crescendo in riscontro e attenzione mediatica. Dopo gli amori audaci e intriganti di Bridgerton, il Re Mida del piccolo schermo Shonda Rhimes propone al pubblico la trasposizione televisiva di un’inchiesta giornalistica da manuale, uscita sul New York Magazine nel 2018. Inventing Anna, questo il titolo della serie TV uscita su Netflix lo scorso 11 febbraio, è infatti la rievocazione della vera storia di Anna Delvey, nata Sorokin e conosciuta come una delle truffatrici più abili del ventennio. Ma chi è davvero Anna Delvey, e come sono andati realmente i fatti di Inventing Anna?

Chi è Anna Sorokin alias Anna Delvey

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Anna Delvey è l’alias di Anna Sorokin, ventenne originaria della Russia ma immigrata ancora adolescente in Germania, per studiare in alcune delle maggiori università europee e approdare poi negli Stati Uniti, da dove tra il 2013 e il 2017 ha commesso alcune delle truffe più incredibili del decennio.

La vera storia di queste truffe è stata raccontata dalla giornalista Jessica Pressler, che dopo l’arresto di Anna Delvey ha studiato con minuziosa dovizia testimonianze e prove a suo carico. Intervistando gli amici, sentendo le vittime dei suoi raggiri, e visitando la stessa Delvey nel carcere di Rikers Island sull’East River, la Pressler ha disegnato il profilo di una narcisista patologica, capace di mentire e mistificare pur di sbarcare il lunario.

Dopo la pubblicazione dell’inchiesta che la smascherava completamente, il nome di Anna Delvey è passato da famigerato a famoso. E la ragazza dispotica e viziata che si è presa gioco di finanzieri e affaristi tra i più quotati nella Grande Mela, ha assunto i contorni di un simbolo. Per alcuni, delle conseguenze più disastrose delle nuove generazioni, dei social e tutto ciò che la loro immagine suscita negli utenti più fragili. Per altri, di un’anima piena di speranze, che in fondo non ha avuto meno scrupoli di tanti altri uomini d’affari cresciuti a Wall Street.

Il progetto della Anna Delvey Foundation

“Mentirei a te, a tutti e a me stessa se dicessi di essere dispiaciuta di qualcosa”, ha dichiarato Anna in persona ai microfoni della Pressler. Motivi per chiedere scusa Anna li avrebbe avuti, ma a parte qualche rara eccezione, a muoverla è stato a lungo il solo, totalizzante desiderio di realizzare il sogno americano.

La vera storia di Anna Delvey, come la serie Inventing Anna, ci dice che la truffatrice cercò di accumulare finanziamenti e denaro per istituire davvero la Anna Delvey Foundation, una specie di Soho House che avrebbe riunito il mondo dell’arte e della cultura abituato a frequentare Manhattan.

Peccato che, per rassicurare banche e istituti di credito della sua affidabilità, Anna Delvey affermasse di poter contare su un incalcolabile fondo fiduciario: la vera storia, invece, era un’altra. Anna, nata in una semplice famiglia borghese di immigrati in Germania, non era affatto ricca di famiglia, né i genitori le avevano garantito l’eredità milionaria che andava dicendo. Semplicemente, la ragazza aveva costruito intorno a sé un personaggio e una storia inesistenti, nella convinzione di poter non solo ottenere tutto ciò che desiderava, ma anche di farlo abbagliando chiunque incontrasse.

Anna Delvey e Rachel Williams: la storia vera

Certo, qualche amico Anna era riuscito a farselo, ma non tutti le sono rimasti fedeli fino alla fine. Secondo la vera storia, l’arresto di Anna Delvey fu proprio garantito dal tradimento di Rachel Williams, ex foto editor di Vanity Fair.

Rachel era legata ad Anna da diverso tempo, e la loro frequentazione le aveva portato anche diversi vantaggi. Quando però, durante un viaggio in Marocco offerto da Anna, dovette consegnare la sua carta di credito aziendale per assicurare un metodo di pagamento valido al luxury hotel nel quale la comitiva di amici risiedeva, Rachel capì di aver commesso un grave errore. Mentre lei, delusa dalle promesse non mantenute da Anna, rientrava a New York, la Delvey si serviva della carta data a garanzia spendendo 62 mila dollari.

Anna non restituì mai il denaro all’amica, eccezion fatta per 5 mila dollari. Rachel decise quindi di collaborare con la polizia per rintracciarla, e la fece arrestare fingendo di essere a Los Angeles. Qui Anna era fuggita una volta scoperto che anche l’ultimo dei finanziatori da cui sperava di ricevere il denaro per la AD Foundation l’aveva abbandonata.

“Sono molto dispiaciuta che le cose siano andate in quel modo”, la Delvey ammise a proposito del caso di Rachel nel 2018. “Non volevo che finisse così”.

Anna Delvey processo e vita oggi: la vera storia

Fra gli otto capi daccusa su cui il tribunale di New York si pronunciò nel 2019, la vicenda di Rachel non costituì reato per i giurati. Secondo la giuria, invece, Anna aveva ingannato banche e altri istituti di credito mentendo sul suo fondo fiduciario, al fine di ottenere soldi che non potevano spettarle.

Scontata la sua condanna, Anna è uscita di galera una prima volta nel febbraio 2021. Sei mesi dopo, a causa della politica sull’immigrazione imposta da Trump, è dovuta rientrare nel carcere del New Jersey. Da qui aspetta di poter far ritorno in Germania.

Questo gennaio ha contratto il Covid.

Secondo le autorità che hanno riesaminato il suo caso, Anna potrebbe ancora commettere gli stessi reati per cui è ormai conosciuta in tutto il mondo.

In un’intervista Daily Mail, “rubata” per le strade di Manhattan, Anna ha dichiarato di avere molti progetti in cantiere. Uno di questi è stata sicuramente la serie TV di Netflix Inventing Anna, per cui la Delvey ha dovuto cedere i diritti.

I guadagni con Inventing Anna

La storia di Anna Delvey, come abbiamo detto, è diventata il soggetto di Inventing Anna dopo che Netflix ne ha acquistati i diritti dalla vera Anna Sorokin. Ebbene, secondo l’Insider, la concessione dei permessi per trarre una serie incentrata sulla sua vita sarebbe fruttata alla Delvey la bellezza di 320 mila dollari.

Lo Stato di New York, per legge, aveva congelato i fondi della falsa ereditiera, ma ha dovuto sbrinarli per consentirle di ottenere il denaro dalla piattaforma di streaming, e così pagare i propri debiti.

Anna ha perciò risarcito gli hotel mai pagati ed estinto il debito con Citibank, debito che per gran parte aveva già pagato. Inoltre, ha sistemato gli arretrati con lo Stato, a cui doveva una lunga serie di multe, e accettato di pagare una parte delle spese processuali.

D’altro canto HBO l’ha spuntata sui diritti per la versione della storia di Anna Delvey raccontata dalla vera Rachel Williams nel best seller La mia amica Anna. Nonostante la pandemia ne abbia rallentata la produzione, sembra che il progetto di trasporre per la TV anche questa prospettiva della vicenda non sia tramontata.