Andrew Garfield spiega come hanno ricreato il meme degli Spider-Man
Andrew Garfield racconta come è stato ricreato il meme degli Spider-Man che si indicano in formato live action per No Way Home
Andrew Garfield racconta come ha ricreato il meme degli Spider-Man in No Way Home
Da quando hanno iniziato a trapelare i rumor che Tom Holland sarebbe stato affiancato da Andrew Garfield e Tobey Maguire in Spider-Man: No Way Home, in molti hanno sperato che nel filma avrebbero inserio anche il meme degli Spider-Man che si indicano. E così è stato.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaIl meme è stato ripreso in versione live action, in ben due momenti di No Way Home. Il primo quando i tre Peter Parker sono in laboratorio per trovare una cura per i cattivi del multiverso. Quando Ned chiama Peter infatti, Tom Holland, Andrew Garfield e Tobey Maguire si sentono presi in causa e iniziano a indicarsi a vicenda. Successivamente il meme è stato ricreato anche nella battaglia finale, quando i tre cercano di organizzarsi per lavorare in squadra. Per riferimento ecco le immagini:
Andrew Garfield ha spiegato all’Happy, Sad, Confused podcast come sia nato il meme in formato live action. Infatti l’attore ha chiarito come hanno sviluppato l’idea, partendo proprio dalla presenza di tre Spider-Man nel fillm.
Stavamo cercando di capire come inserire il meme degli Spider-Man che indicano in un modo che avesse effettivamente senso. C’è voluto un po’. La cosa si è svolta in modo naturale, mentre eravamo sull’impalcatura e decidevamo chi era Peter 1, 2 e 3.
In realtà però ricordo anche di avere avuto un’illuminazione e di essere corso da Jon Watts, dicendogli “Ho trovato, ho trovato dove inserirlo!”. C’era questa scena in cui Ned dice “Ehi Peter” e tutti noi rispondiamo “Si?”. Poi il mio Peter dice è una cosa che non passerà mai di moda. Qualcosa di divertente, quasi inappropriato visto il momento, ma era qualcosa di carino.
Ricordo di aver pensato “È una cosa adorabile. Siamo adorabili”. È esattamente quello il momento, quando diciamo “Intendi me o…” e c’indichiamo. Jon era soddisfattissimo, era felice perché tutto aveva funzionato alla grande. È stato un processo molto creativo e libero.