L’episodio lascia intendere che Ally abbia evitato il carcere perché il suo gesto impulsivo è stato dettato sì dalla paura, ma anche dalla volontà di difendersi da un intruso. L’esasperazione che l’avviluppa, però, la porta ad un ultimo sfogo di fronte alla moglie Ivy, che finisce per colpirla in volto con un sonoro ceffone. Ivy infatti non ne può più delle sue ansie, per le quali invece si sfrega le mani Kai. Quest’ultimo continua a comparire improvvisamente nella vita di Ally, e avendo saputo che lei ha ucciso un cittadino di origini messicane millanta di volerla aiutare.

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Per questa ragione, ma anche perché lo vediamo ancora alle prese con Winter e i vicini di casa Meadow e Harrison (questi gli confessa di bramare l’uccisione della moglie), Kai resta il nostro sospetto principale. Dietro i clown e la presunta cospirazione di chiunque contro la povera Ally, c’è sicuramente lui. Certo è che dopo l’assassinio della coppia in apertura di American Horror Story 7×03 è sempre più chiaro che i pagliacci killer non siano solo una proiezione della mente di Ally.

Nell’ormai consueto caos nel quale ciascun episodio precipita, con tutto che Ally pare accorgersi anche della complicità fra Harrison e il detective Samuels che si occupa dei delitti, l’episodio si concluderà con la protagonista che si accorge di un Harrison furioso proprio con le forze dell’ordine, mentre prova a convincerli di non aver ucciso Meadow.

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