American Horror Story 6×03: il risveglio degli spiriti (RECENSIONE)
E quel che finora abbiamo intravisto del cuore di questa sesta stagione, sotto la coltre di interconnessioni che delle altre…
E quel che finora abbiamo intravisto del cuore di questa sesta stagione, sotto la coltre di interconnessioni che delle altre sembra ne costituiscano lo scheletro, sta probabilmente tutto nella scena clou del terzo episodio, quando cioè la Macellaia ha assaporato della carne viva vendendo la sua anima ad uno spirito primordiale impersonato dalla sorprendente e stavolta azzeccatissima Lady Gaga. Il senso di Roanoke, con il tuffo indietro ai primordi della storia americana, all’epoca cioè delle prime esplorazioni del nuovo continente, sta a nostro modesto parere proprio in quel morso col quale così come la Macellaia anche lo spettatore è stato scortato da Ryan Murphy nei meandri dell’universo naturale incontaminato, tra forze primigenie e ancestrali che hanno dominato i boschi e il mondo, e alle quali non va giù che degli invasori usurpino il proprio legittimo territorio dove solo loro possono semmai optare per accogliere chi reputino meritevole.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaRyan Murphy sembra cioè aver ricuperato dalle stagioni precedenti il tema di certe numinose potenze del male come il figlio del demonio dallo sguardo innocente che chiudeva Murder House, o il mistico Papa Legba di Coven, per ritagliarsi ora lo spazio necessario ad indagarne con più ampio respiro il profilo, rintracciandone le origini.