American Horror Story 6×07: l’involucro vuoto dello spirito (RECENSIONE)
Analizzando il settimo episodio della sesta, lacerante stagione di American Horror Story, il nostro sguardo si focalizza sull’unicità e l’inquietudine…
Analizzando il settimo episodio della sesta, lacerante stagione di American Horror Story, il nostro sguardo si focalizza sull’unicità e l’inquietudine generate dagli spiriti del terrore.
Si esce con le membra tese, lo stomaco in subbuglio e la testa quasi stanca, dalla visione dell’ultimo frenetico e cruento episodio di Roanoke. Alla svolta narrativa della scorsa settimana, infatti, è seguito uno strascico di sangue d’una violenza animalesca e inumana quasi inconcepibile, eppure paradossalmente conseguenza dei più intimi e naturali sentimenti connaturati nell’uomo; sentimenti come l’invidia o la gelosia, che siamo soliti ostracizzare al di fuori delle mura della nostra cultura e urbanità, ma che riescono sovente a farsi bruscamente strada se, abbassando la guardia, dimentichiamo di rinfrescare le pareti o restaurare qualche crepa in quelle mura. E’ stato così per Agnes Mary Winstead, le cui frustrazioni da iconodulo hanno consumato la sua natura di donna in fondo piccola, riuscita tuttavia a conseguire una tenacia a lei essenzialmente estranea, e propria invece dell’idolo che aveva interpretato. Uguale è stato anche per Shelby, lacerata dai sensi di colpa per aver ceduto alla tentazione di un tradimento col quale ha così compromesso il suo matrimonio, salvo poi lasciarsi soverchiare dall’ira davanti alle inaspettate confessioni del marito – preda del satanasso di Scathach -, e tramutarsi in feroce assassina in barba ai tanti anni di ascetica meditazione.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaA dare vivida linfa vitale ad Agnes e Shelby ci hanno pensato non a caso i due talenti di Kathy Bates, alla quale non basterebbero tutti i riconoscimenti formali esistenti al mondo per ripagarla di tali faticose interpretazioni, e Lily Rabe, altrettanto convincente e verace.