Continua la crisi di ascolti di American Horror Story, che la nona stagione 1984 sembra aver aggravato con la dipartita del cast principale.

Che gli ascolti di American Horror Story fossero in crisi era cosa nota, ma il debutto della nona stagione, 1984, potrebbe aver aggravato le cose. La parabola dei consensi verso la serie di FX ideata da Ryan Murphy disegnava ormai da anni una curva discendente.

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La prima impennata verso il basso venne dopo la quarta stagione, che accusò immediatamente della perdita di una colonna portante dello show come Jessica Lange. In seguito, specie nel caso dell’innovativo Roanoke, i contatti restarono più o meno stabili riuscendo a mantenere una media discreta.

Ad oggi bisogna però prendere atto che l’uscita di scena – più o meno voluta – di Evan Peters e Sarah Paulson, per non parlare dell’assenza di volti come Kathy Bates, Lily Rabe o Frances Conroy, ha eroso anche lo zoccolo duro dei più affezionati.

Nei primi due episodi trasmessi nelle ultime settimane si registra un calo del 30% circa rispetto ai dati dello scorso anno. Calo che non sembra intenzionato a fermarsi soprattutto nella fascia di pubblico più appetibile per gli investitori pubblicitari, vale a dire quella compresa tra i 18 e i 49 anni d’età. In questo caso, infatti, la percentuale è anche più alta.

Se si guarda alle cifre in termini di spettatori, i numeri sono altrettanto sconfortanti. Basti pensare che se gli ascolti del primo episodio di American Horror Story 1984 hanno raccolto 2 milioni e 100 mila spettatori circa, il secondo – trasmesso nella serata di mercoledì scorso – non è riuscito a intrattenerne neppure 1 milione e mezzo. Cos’ha provocato questo progressivo disinteresse?

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