Alan Rickman, nei diari segreti la verità sulla sua malattia: “Non voleva lasciare Harry Potter”
In un diario segreto la confessione di Alan Rickman in cui rivela di non voler lasciare Harry Potter nonostante la malattia
Tutta la verità su Alan Rickman
Tutta la verità sulla storia di Alan Rickman è finalmente venuta alla luce. L’attore, ricordato dai fan di Harry Potter principalmente per aver interpretato il ruolo di Severus Piton, è morto a seguito di un tumore nel gennaio del 2016. A distanza di ormai più di sei anni dalla sua morte verrà pubblicato a ottobre il libro postumo, intitolato Madly, Deeply: The Diaries of Alan Rickman, che raccoglie i suoi diari segreti mai pubblicati.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaIn particolare Rickman riflette proprio sul ruolo del professore di pozioni che lo ha fatto conoscere a un pubblico sempre più grande. In una pagina del diario Alan raccontava di voler abbandonare nel 2002, al termine della produzione del secondo film della saga. “Parlavo con [l’agente, ndr] Paul Lyon-Maris dell’uscita di Harry Potter. Ma eccoci di nuovo nell’area di collisione del progetto. Ribadisco che non ci sarà più Harry Potter. Non vogliono sentirlo“, scriveva l’attore. Successivamente ha rivelato ancora che voleva lasciare andare Piton al termine del quarto film, ma anche in questo caso è stato convinto a rimanere. Nel 2005 è poi arrivata la diagnosi di cancro alla prostata.
Questo momento è stato come un punto di svolta per la vita di Rickman, che decide di proseguire la sua avventura con il maghetto più famoso al mondo e la produzione del quinto film. “Infine, ho detto sì a HP 5. La sensazione non è né positiva né negativa. La tesi che vince è quella che dice: ‘Vai fino in fondo. È la tua storia’“, si legge tra le pagine del diario. In un altro passaggio Alan Rickman racconta la magia che nasce ogni volta che si trasforma in Severus Piton.
Leggi anche: Roe e il segreto di Overville, tutto sul primo romanzo di Daninseries
“Mi rendo conto che appena indosso l’anello e il costume di Piton succede qualcosa – dichiarava – Diventa estraneo essere loquace, sorridente, aperto. Il personaggio mi restringe e mi irrigidisce. Non sono buone qualità su un set cinematografico. Non sono mai stato meno comunicativo con la troupe. Fortunatamente, Dan [Radcliffe, ndr] ricopre questo ruolo con facilità e fascino“.
Ma non è finita qui