Kathy Bates racconta le tecniche usate per calarsi nel ruolo della sanguinaria The Butcher, la Macellaia nella versione italiana di American Horror Story: Roanoke.

Una delle controindicazioni dell’essere attore, è il pericolo di calarsi a tal punto nei panni di un personaggio, da rimanerne imprigionati a vita. Chi abbia visto il capolavoro di Wilder Viale del Tramonto sa bene che quanto più una parte assuma connotati standardizzati dal tempo, tanto più l’attore se ne libera con difficoltà, soprattutto se il pubblico non cede nell’osannarla. Un’esperienza del genere è capitata anche ad uno dei personaggi di American Horror Story di quest’anno, vale a dire all’attrice Agnes Mary Winstead, con i drammatici risvolti che noi tutti conosciamo. Agnes, interpretata nella finzione scenica dalla straordinaria Kathy Bates, non è riuscita a scrollarsi di dosso il suo personaggio di The Butcher una volta che la luce rossa delle telecamere si spegnesse o il pubblico la richiamasse per strada. Per non incorrere in simili esasperate conseguenze prestandole il volto, la Bates ha adottato alcune tecniche particolari ogni volta che la giornata di lavoro terminasse.

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