Adam Driver nella bufera: ‘Mi ha aggredito’. Ecco cos’è successo
Adam Driver nell’occhio del ciclone per presunta aggressione ai danni dell’attrice portoghese Lídia Franco: ecco le sue dichiarazioni.
Lídia Franco contro Adam Driver
Nuova doccia fredda in quel di Hollywood. Dopo aver visto bersagliare nelle scorse settimane Armie Hammer (accusato di violenze a vari livelli) e ieri – con assenso generale – Marilyn Manson dalla ex Evan Rachel Wood, oggi tocca ad Adam Driver. L’attore trentasettenne, diventato famoso per il ruolo di Kylo Ren nel nuovo Star Wars, è stato accusato di aggressione ai danni della collega portoghese Lídia Franco.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaSettantasei anni e una carriera di tutto rispetto, la Franco ha lavorato con Driver sul set dello spagnolo L’uomo che uccise Don Chisciotte. La pellicola si girava in Spagna, dove a detta della Franco Adam Driver avrebbe importato e imposto i suoi esosi capricci da artista hollywoodiano.
La testata Portico riconduce le dichiarazioni di Lídia Franco ad un’intervista di Radio Comercial nella quale l’attrice, rievocando l’esperienza di tre anni fa, ha spiegato che Adam Driver si sarebbe “comportato male” nei suoi riguardi. E stando a quanto ricostruito su Reddit, dove gli utenti hanno tradotto in inglese le parole di lei, i fatti si sarebbero svolti come segue:
“Da questo film porto con me un’esperienza davvero pessima, a causa di Adam Driver. È una persona davvero brutta. Si è comportato molto male con me, fisicamente. Mi ha aggredito”.
La pretesa aggressione non avrebbe avuto alcuna attinenza con il girato, e si sarebbe verificata accompagnando i gesti con una sedia.
“È stata un’aggressione camuffata, con una sedia”.
Le insolite richieste di Driver sul set
Malgrado la produzione fosse al corrente dell’episodio, pare che anche i vertici del film avessero le mani legate. Insomma, Adam Driver esercitava la sua influenza a tal punto da concedersi simili libertà senza il rischio di essere perseguito.
“Mi è stato concesso il permesso di andarmene, ma legamente non c’era nulla che potessero fare…
Una delle cose che cominciò a fare in Spagna fu di pretendere che, durante le prove, tutti i tecnici lasciassero il set. Lo pretese allora e continuò a farlo in Portogallo, ma qualcuno della troupe portoghese si rifiutò.
Da dietro ho assistito almeno ad una persona che lasciasse lo studio. E pretendeva – penso per contratto – che nessuno lo stesse a guardare. Se lo avessero guardato, le comparse sarebbero immediatamente state licenziate. Il che è accaduto”.
Negli Stati Uniti Adam Driver è effettivamente noto per nutrire una certa insofferenza quando si tratti di assistere o rivedere il proprio lavoro. È la prima volta però che l’attore californiano finisce al centro di una simile bufera, che come prevedibile – specie in ragione dei tempi che corrono – ha già monopolizzato il dibattito in Rete.