Noah Centineo avrebbe voluto interpretare un altro personaggio del film Netflix Sierra Burgess è una sfigata. Lo spiega il regista, che svela anche quale.

Noah Centineo è l’artista rivelazione dell’ultima estate. Curiosamente notato dal pubblico (specie femminile) nella commedia romantica Tutte le volte che ho scritto ti amo, è definitivamente esploso nel nuovo film Netflix Sierra Burgess è una sfigata. Accanto a Shannon Purser di Stranger Things Noah si è per un attimo svestito dei panni di Peter Kavinsky per indossare quelli del giovane innamorato Jamey. Questi si ritrova indirettamente conteso tra due spasimanti che frequentano la sua stessa scuola, e che lo ingannano per amore.

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A dire il vero, il regista del lungometraggio ha svelato alla stampa che Noah Centineo non si era presentato ai provini per quel ruolo. Il ragazzo, che all’epoca delle audizioni riuscì ad incantare tutti per la naturale schiettezza e per la trasparenza del suo recitare, si era infatti presentato con le battute di un personaggio di contorno. Lo spiega così Ian Samuels, sulle colonne di Vulture:

“All’origine Noah è arrivato per interpretare un personaggio secondario. Ma a noi è piaciuto talmente tanto che lo abbiamo fatto tornare per leggere le battute di Jamey. Credo che il ruolo originale fosse quello del fidanzato di Veronica”.

Noah Centineo: ecco che cosa ha colpito di Jamey il regista di Sierra Burgess è una sfigata

Il regista ha proseguito con parole di lode nei confronti di Centineo, a suo parere uno dei pochi interpreti ad averlo realmente conquistato già dal primo incontro. Sembra insomma che tutti, nella squadra di Netflix, si siano convinti del suo straordinario talento. Un talento di cui però finora nessuno sembrava essersi accorto, dal momento che Noah è nell’industria già da parecchio tempo. Più presumibilmente, dunque, non era ancora riuscito ad imbattersi nella parte che lo valorizzasse davvero.

“La cosa speciale di Noah che probabilmente riempirà di entusiasmo un sacco di ragazze è che lui è la stessa persona davanti e dietro le telecamere”.

Chiosa ancora Samuels, che ricorda infine di aver azzardato perfino il paragone di Centineo con Mark Ruffalo durante i provini. Avvicinarlo al noto attore della saga cinematografica degli Avengers gli sembra naturale, dal momento che:

“Si assomigliano. Sento che in lui c’è proprio qualcosa di vero, di notevole, ma è anche molto affascinante e divertente. Ha tutti queste sfumature, e ha un che di grezzo in superficie, ma in senso buono. Insomma, non è il tipico protagonista maschile biondino tutto curato e stereotipato di un film per adolescenti”.

E come dargli torto…

 

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