Da ormai quattro anni è la serie di punta di Netflix e il prodotto che in primo luogo ha reso così popolare la piattaforma streaming. È il remake americano di una serie targata BBC e ha avuto un successo immenso. Ma quali sono i motivi che rendono House of Cards una serie da non perdere?

Frank Underwood

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Lo spietato protagonista interpretato da
Kevin Spacey, è uno dei personaggi più interessanti dell’attuale panorama televisivo. Spesso i protagonisti tendono a stufare, ma questo non è decisamente il caso di
Frank Underwood. È un piacere guardarlo puntata dopo puntata, stagione dopo stagione, mentre tra sotterfugi, omicidi e trame politiche, si guadagna e si conquista ciò che ha sempre desiderato: il suo posto alla Casa Bianca.

Claire Underwood

Frank è sicuramente il personaggio più iconico della serie, ma Claire Underwood non è da meno. È l’antieroina per eccellenza, crudele e senza scrupoli ma piena di sfaccettature e debolezze. Un inno al femminismo anticonvenzionale. Come hanno detto i creatori della serie, "dietro un grande uomo c’è una grande donna con le mani sporche di sangue”. Complice l’impeccabile interpretazione di Robin Wright, che le è valsa un Golden Globe, e il suo fascino, Claire è decisamente l’elemento perfetto per tener testa al marito Frank. Bisognerebbe aprire una parentesi a parte per il suo guardaroba, ma ci vorrebbero altre dieci pagine solo per riunire i migliori look sfoggiati in quattro stagioni. Insomma, Claire è impeccabile.

La regia

È eccezionale. House of Cards vanta alcuni tra i produttori e registi migliori sulla piazza. Un nome a caso? David Fincher. Se questo nome non vi dice niente, sicuramente vi saranno familiari alcuni titoli dei suoi film: Fight Club, Seven, Panic Room, Zodiac, Il curioso caso di Benjamin Button, The Social Network, Millenium e il recente Gone Girl. Altri si sono occupati della regia ad esempio Jodie Foster, vincitrice di due premi Oscar, e Kevin Spacey stesso. Con un team del genere, House of Cards non può che essere un vero capolavoro. Ma non è solo la regia, quanto tutto l’apparato che funziona: le musiche, la fotografia, le inquadrature, gli attori, la trama che non si blocca mai e non annoia. Insomma, se si cerca una serie tv di qualità, House of Cards è decisamente tra i migliori prodotti sul mercato.

Il sentirsi parte della storia

All’inizio può spiazzare. La prima volta in cui
Frank Underwood sposta lo sguardo direttamente nella telecamera e si mette a dialogare tranquillamente con gli spettatori, tutti rimangono stupiti. Ma alla lunga questo
deus ex machina funziona alla grande. Frank è un personaggio difficile, rappresenta tutto ciò che detestiamo della politica e della società odierna: mettendolo a diretto contatto col pubblico, il grosso divario che potrebbe renderlo un personaggio odiato sparisce, e gli spettatori trovano improvvisamente dalla sua parte, vivendo la sua storia dal suo punto di vista.

Niente trame vuote

Se il vostro timore sono trame inconcluse, lasciate a metà, personaggi svaniti nel nulla alla Once Upon a Time…niente paura. Tutti i nodi vengono al pettine con House of Cards e tutti i personaggi hanno una conclusione. A volte le conclusioni sono molto drastiche e improvvise e a volte spezzeranno diversi cuori, ma ne vale sempre la pena. È una serie che non lascia un momento di pace. Scordatevi di tirare un sospiro di sollievo!

Persino Obama lo segue!

Si sa che a Obama piacciono le serie tv. È un grandissimo fan di Game of Thrones, ha cercato addirittura di farsi svelare il destino di Jon Snow prima del tempo. Le sue figlie seguono Pretty Little Liars…insomma. Gli Obama sono esattamente come noi. E da Presidente, non può che apprezzare il suo corrispettivo telefilmico. Il primo aprile 2015 ha addirittura brevemente impersonato Frank Underwood per un pesce d’aprile:

È tratto da una serie di romanzi

House of Cards è una di quelle serie tv che, come tutte le serie di Netflix, tedia gli spettatori con almeno un anno di pausa e di hype alle stelle. Ora, se avete guardato tutte e quattro le stagioni nel giro di una settimana e non sapete cosa fare nell’attesa della quinta, o anche solo se avete finito la quarta appena è uscita e ora siete sull’orlo della disperazione…niente paura.

Potete ingannare il tempo leggendo la serie di romanzi di Michael Dobbs da cui è tratto il telefilm! È una trilogia composta da 
House of Cards, House of Cards 2: Scacco al re e House of Cards 3: Atto finale. I libri sono un po’ diversi dalla serie televisiva, essendo ambientati in Inghilterra e non in America, ma vale comunque la pena di leggerli. E se avete finito i libri e guardato tutte le stagioni, c’è sempre la miniserie prodotta dalla
BBC nel 1990!

La sfida Sky – Netflix

Se avete tempo, potete seguire la guerra Sky vs Netflix per il monopolio di House of Cards. Fin dall’arrivo di Netflix in Italia lo scorso 22 ottobre, la piattaforma streaming si è battuta duramente per togliere a Sky l’esclusiva sulle nuove e vecchie stagioni. Al momento la situazione è in stallo e non si sa chi l’avrà vinta. I due colossi però si sono sfidati a colpi di lettere, rendendo la loro eterna competizione più leggera e sicuramente più divertente per gli abbonati. 

E infine…Kevin Spacey

Se non vi sono bastate tutte le motivazioni precedenti, vi dovrebbe bastare il nome di Kevin Spacey.

Insomma, è KEVIN SPACEY. C’è davvero altro da aggiungere? Credo di no.