In streaming su Infinity arriva Blackhat, con Chris Hemsworth eroe del cybercrimine internazionale. Ecco le migliori curiosità sul film di Michael Mann.

Si deve a Michael Mann l’impresa altrimenti improbabile di far incontrare il mondo orientale e occidentale con il lungometraggio Blackhat. Tanto distanti politicamente quanto qui segretamente costretti a venirsi incontro, Stati Uniti e Cina dovranno fronteggiare i criminali informatici. Per farlo, chiedono aiuto ad un galeotto esperto di cybercrimine per il semplice fatto di averlo praticato. Questo eroe tormentato, che vive il dissidio interiore tra l’operare secondo giustizia e il mantenersi integro con se stesso, è interpretato da Chris Hemsworth. Grazie a lui, Nicholas Hathaway, sarà più facile acciuffare i responsabili virtuali di un colpo dalle dimensioni globali.

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Il film, che da oggi potrete recuperare sul servizio streaming Infinity, è un vero e proprio spettacolo per la vista. I due spicchi di globo vengono accostati attraverso sapienti riprese delle loro città più affascinanti. Il regista, già aduso ad un genere di racconto per così dire cerebrale, costringe il suo pubblico a mantenersi vigile sia con gli occhi che con la mente. Ma scopriamone di più attraverso queste dieci curiosità sulla realizzazione e la produzione.

1. A causa delle location e del cast internazionale, il film è costato la bellezza di 70 milioni di dollari.

2. Durante la sua realizzazione, e specialmente per la scrittura, il regista si è avvalso della consulenza di veri hacker perché si utilizzasse una terminologia tecnica il più possibile autenica.

3. Nel film compare anche il premio Oscar Viola Davis, che sebbene sia esplosa con la serie TV Le regole del delitto perfetto, all’epoca delle riprese non era ancora entrata ufficialmente nel cast.

4. Per la prima volta nella sua carriera, Michael Mann girava un lungometraggio interamente in digitale.

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5. Alcuni degli attori di origine cinese presenti nel cast (come Wei Tang o Leehom Wang), recitavano nel loro primo vero film hollywoodiano.

6. Molte scene sono ricchissime di comparse. Una delle più importanti, registrata durante il Balinese Nyepi Day, ne comprendeva addirittura tremila.

7. Originariamente, il titolo della pellicola sarebbe dovuto essere Cyber. A seguito della frequentazione di veri hacker, fu cambiato invece in Blackhat perché secondo il linguaggio usato dai pirati informatici è così che si chiama un criminale. Il riferimento d’origine è ai film western, in cui solitamente il cattivo indossa un cappello nero.

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8. Mentre il film già circolava nelle sale di mezzo mondo, Mann continuava a lavorarci proponendo altrove un’altra versione dello stesso, con tagli di alcune scene e un montaggio differente.

9. Chris Hemsworth seppe che sarebbe diventato padre di lì a nove mesi (di due gemelli avuti dalla moglie Elsa Pataky) poco dopo l’inizio delle riprese.

10. Nonostante sia stato distribuito solo nel 2015, le riprese del film iniziarono nel maggio di due anni prima, e si sono svolte tra Los Angeles, l’Indonesia e Hong Kong.