La prima stagione di Blood Drive disponibile in streaming su Infinity: Alan Ritchson in un futuro distopico tra splatter e cannibalismo.

E’ il servizio on demand Infinity ad essersi aggiudicato la prima stagione di Blood Drive, disponibile da oggi nella sua interezza. I tredici episodi vi consentiranno di fare un vero e proprio salto nel futuro, in una realtà distopica in cui il carburante naturale si è esaurito. Nella guerra per continuare ad accendere i motori, qualcuno ha avuto la rivoluzionaria idea di brevettare un motore alimentato con sangue umano. Immediatamente, le cose si complicano: sarà infatti una guerra all’ultima goccia di quell’oro non più nero, ma rosso.

Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema

A guidarvi in quest’avventura, che è il risultato di un frullato di generi e atmosfere diverse, c’è Alan Ritchson. Visto in blockbuster come Hunger Games o le Tartarughe Ninja, Ritchson è un veterano delle serie TV. Già comparso in Smallville, New Girl o Black Mirror, solo con Arthur ha finalmente trovato il personaggio che gli fosse più adatto. Accanto a lui, Christina Ochoa è la sadica e spietata Grace D’Argento. Con una corsa cruenta e senza fine, la coppia di protagonisti incontrerà dalle sette ai mostri, dai cannibali ai ninfomani in un turbinio di situazioni che molto assomiglia al tritacarne delle loro futuristiche autovetture.

Blood Drive - Infinity - Alan Ritchson

Dalla parodia dello splatter a quella del film d’azione à la Fast and Furious, ciascun episodio si riduce spesso ad una mera esibizione per gli occhi, fatta di trucco, effetti speciali e numeri di stuntman praticamente ineccepibili. La fotografia, per una serie madida di sangue e interamente girata in Sudafrica, non poteva che giocare con i colori caldi, seppur senza banalità.

Alla fine dei conti, Blood Drive può definirsi un puro divertissement per gli amanti dell’horror, del gore e dell’adrenalina. Ma la serie ha soprattutto avuto il pregio di consentire che anche i fruitori del mezzo televisivo godessero di esperimenti metalinguistici finora riservati perlopiù soltanto alle sale cinematografiche.