Chiamatemi Anna: l’eroina dell’immaginazione in un mondo ancorato a terra

La serie di Netflix Chiamatemi Anna (Anne with an E) è un commovente amalgama di antico e moderno, nel chiaro trionfo della fantasia.

Anna di Green Gables, la ragazzina garrula e piena di spirito della quale ci ricordavamo solo nelle due dimensioni (televisive e libresche), ha ancora qualcosa da dire. Su Netflix è attualmente disponibile la prima stagione di quella che ci si augura arrivi ad essere una lunga serie basata sui romanzi della canadese Lucy Maud Montgomery, e che ci ha letteralmente conquistati. Il pregio di questa nuova versione della più nota Anna dai Capelli Rossi consiste anzitutto nell’aver saputo calibrare con eleganza la tradizione del racconto sospingendola qua e là con tematiche dal sapore moderno che non per questo l’hanno snaturata.

In Chiamatemi Anna, infatti, si allude a certa superficialità del movimento femminista, si mette in scena la dialettica tra reazionari e progressisti, si accenna persino alla riprovevole pratica della pedofilia e si parla chiaramente di amore omosessuale tra donne, qualcosa cioè che le vecchie trasposizioni cinematografiche o televisive dello stesso racconto non solo avrebbero considerato contaminante, ma non avrebbero neppure tollerato.

Chiamatemi Anna | Su Netflix una nuova Anna dai Capelli Rossi con lo stesso sguardo di sempre

La piccola Anna si accosta sia a tutto questo sia ai fastidiosi (e sempre attuali) pregiudizi sul suo status di outsider con un’avvedutezza senza pari guadagnata attraverso dolorose esperienze che è però capace di volgere a suo vantaggio al momento opportuno, consentendole di farsi benvolere da chiunque. Ma come sarebbe possibile altrimenti, da una ragazzina che ha il merito di ricordare, specialmente agli adulti, quanto sia grande il potere della fantasia e quante siano le potenzialità dell’immaginazione? Fantasia e immaginazione sono la panacea che allevia ogni cura, efficaci espedienti d’evasione, oltre che una risorsa inestinguibile per chi le tuteli e sinonimo d’intelligenza.

Se incontrate un’Anna dai Capelli Rossi, insomma, non respingete la sua apparente follia, ma imparate da lei. E se quell’incontro stentasse a verificarsi, niente paura: con la serie di Netflix farete ugualmente tesoro della sua commovente bontà e della sua acuta sensibilità.