La creatrice e protagonista di The OA ha finalmente condiviso con i tanti fan del misterioso sci-fi di Netflix in che modo ha concepito l’idea della serie.

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Quando nel dicembre dell’anno appena trascorso Netflix pubblicava l’intera stagione di The OA (appena otto episodi, ahinoi) dopo aver diffuso da poche ore il trailer della serie, nessuno poteva dire di conoscere quali ne sarebbero stati i contenuti. Ma il risvolto più interessante è stato anche che, una volta seguite le avventure di Prairie e della sua stravagante gang di colloqui notturni, nessuno avrebbe potuto trarne una conclusione del tutto univoca. La serie prodotta da un nome spiazzante come Brad Pitt, ma scritta a quattro mani dagli amici e colleghi Brit Marling e Zal Batmanglij, infatti, ha il pregio di conquistare attraverso una sceneggiatura di ascendenza quasi poetica, per certi versi anche edificante, ma soprattutto capace di generare un dibattito senza fine toccando un argomento delicato come le esperienze premorte.

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Finalmente, la Marling e Batmanglij hanno rivelato com’è stato possibile accostarsi ad un simile progetto, contando su una fonte assolutamente inedita.

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