Questo gennaio 2017 si sta rivelando un mese d’oro per il cinema. Sono moltissime le uscite, più o meno famose, che il pubblico sta aspettando. Tra i nomi più importanti c’è sicuramente Assassin’s Creed, il film tratto dal famosissimo videogioco e che può vantare un cast stellare composto da Michael Fassbender, Marion Cotillard e l’eccezionale Jeremy Irons.

Da vedere assolutamente anche The Passengers con Jennifer Lawrence e Chris Pratt. Il film racconta la storia di Aurora Lane e Jim Preston, due terrestri che a causa di un guasto si trovano a vivere da soli su un’astronave che doveva mantenerli ibernati per 90 anni. I due si scopriranno pian piano attratti l’uno dall’altra e si innamoreranno. Il film, nonostante diverse critiche, è stato molto apprezzato dal pubblico.

Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinema

Se ancora non l’avete visto, non perdetevi Lion, il capolavoro di Garth Davis, basato sulla vera storia di Saroo Brierley, un bambino indiano che all’età di quattro anni si smarrisce e, dopo diverse peripezie, viene adottato da un’amorevole famiglia australiana. Una volta cresciuto, Saroo intraprende un importante viaggio che lo porterà a scoprire la verità sulla sua famiglia. Un film che parla di un tema importante come la ricerca della propria identità, con le interpretazioni incredibili di Dev Patel, Nicole Kidman e Rooney Mara.

Bocciato invece dalla critica è Collateral Beauty, che nonostante il cast stellare (Will Smith, Edward Norton, Helen Mirren, Kate Winslet e  Keira Knightley tra i nomi maggiori) e alla trama intrigante, risulta comunque confuso e ridondante in alcune scelte. Un film che non riesce a convincere il pubblico, malgrado le aspettative iniziali.

Consigliato Il GGG, Grande Gigante Gentile, tratto dall’omonimo racconto di Roal Dahl: una storia per i più piccini, ma anche per gli adulti che hanno ancora voglia di sognare.

Tra le commedie più quotate, Perché proprio lui? con James Franco e Bryan Cranston, e Mister Felicità, film italiano con Alessandro Siani e Diego Abatantuono.

Avanti