Intervista ad Anna Manuelli

Anna Manuelli si prepara ad accogliere un 2025 ricco di novità e soddisfazioni. Classe 1995 e sguardo magnetico, Manuelli ha iniziato a calcare il primo palcoscenico da adolescente nella sua Firenze.

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A 18 anni entra a far parte della compagnia di Maurizio Lombardi per poi trasferirsi a Roma, dove studia al Centro Sperimentale. Questo ‘trasloco’ rappresenta il momento esatto in cui capisce che diventare un’attrice non è un semplice desiderio ma una vera e propria vocazione.

Quella bambina con la passione per la natura e i giochi di ruolo lascia pian piano il posto a un’interprete profonda e precisa. Una delle prime grandi occasioni è rappresentata da Pezzi unici, fiction targata Rai 1 diretta da Cinzia TH Torrini che vede un cast guidato da Sergio Castellitto.

Nel 2022 arriva poi Blocco 181, fortunata serie di Sky in cui interpreta una ragazza che soffre di schizofrenia. In primavera Anna tornerà nei panni di Isa con un nuovo ciclo di episodi. Nel frattempo c’è molta attesa per la seconda stagione di SAS: Rogue Heroes.

Lo show della BBC creato da Steven Knight (ideatore di Peaky Blinders) tornerà con una nuova annata a partire dal prossimo 1 gennaio. L’attrice entra in un cast variegato che vede, tra i tanti, Connor Swindells (Sex Education) e Dominic West (The Crown). Attualmente vive a Londra dove lavora per avere altre occasioni dello stesso calibro. Ciak Generation ha raggiunto telefonicamente Anna Manuelli oltremanica per scoprire qualcosa in più sul suo conto.

D: Che bambina eri?

R: Ero molto curiosa. Mi piaceva tanto stare nella natura. Amavo i film, soprattutto quelli di avventura. Penso sia nata lì la mia passione per questo mondo. E mi piacevano i giochi d’azione, soprattutto quelli in cui fingevi di essere qualcun altro.

D: E quand’è che la recitazione ha fatto capolino nella tua vita?

R: Ho iniziato a 14 anni a fare teatro a Firenze, con corsi e spettacoli. A 18 anni sono entrata nella compagnia di Maurizio Lombardi. Lì ho capito che la recitazione era per me una grande passione. Poi sono entrata al Centro Sperimentale, mi sono trasferita a Roma e ho deciso di intraprendere questa strada. 

D: Dopo tanti ruoli piccoli arriva la prima grande occasione con Pezzi unici, in cui hai lavorato al fianco di un cast d’eccezione. Due nomi su tutti: Sergio Castellitto e la regista Cinzia TH Torrini. Che esperienza è stata?

R: È stata un’esperienza molto bella. Ero da pochi mesi uscita dal Centro Sperimentale, ero fresca di scuola. Il personaggio che ho interpretato era una ragazza particolare, che viveva in casa famiglia, un po’ mitomane e con problematiche familiari che avevano avuto ripercussioni sul suo equilibro emotivo. È stato molto interessante da affrontare. Poi eravamo un bel gruppo. È stato molto divertente ed è stata la prima esperienza duratura. Abbiamo girato per sei mesi, eravamo ogni giorno sul set. È stata una bella full immersion.

D: Nel 2022 arriva Blocco 181 con un ruolo, quello di Isa, davvero impegnativo. Che impegno è stato?

R: Sono stata molto fortunata per alcuni ruoli che ho avuto modo di interpretare. Mi sono molto affezionata a Isa e a tutti quei lati di grande fragilità che una situazione di schizofrenia può comportare. È stato molto bello ed emotivamente coinvolgente approfondire un’esistenza così dura. Quando studi dinamiche così complesse ti rendi conto che ogni esistenza è a sé stante. 

anna manuelli
Anna Manuelli in SAS: Rogue Heroes
courtesy BBC, produzione Kudos

D: In primavera la serie Sky torna con una seconda stagione. Cosa puoi anticiparci?

R: Non penso molto (ride, ndr). Se vi è piaciuta la prima, la seconda sarà un proseguimento entusiasmante. Anche io sono molto curiosa di vedere l’insieme. È stato bello rientrare nei panni di questo personaggio che ha sempre questa grande voglia di rivalsa. 

D: Un altro importante progetto che ti vedrà protagonista è SAS: Rogue Heroes, serie inglese che debutterà a gennaio con la seconda stagione. Come è stato far parte di un progetto internazionale?

R: È stata un’esperienza davvero bella. È stato bello lavorare sull’accento e sul tipo di ruolo. Mi sono trovata davvero bene con il cast. È di un livello eccezionale perciò è stato davvero bello lavorare al loro fianco. Il mio personaggio è una partigiana siciliana che incontrerà le truppe inglesi che risalgono l’Italia durante la seconda guerra mondiale. Un personaggio che ha fatto la storia del nostro paese e che ha combattuto per la nostra libertà. La nostra vita di oggi non sarebbe stata quella che è se non ci fossero state tante persone che hanno lottato e che si sono sacrificate per degli ideali durante la seconda guerra mondiale.

D: Quali pensi sia il tuo punto di forza come interprete?

R: Sicuramente non mi do per vinta. Ho molta energia. E sono molto perfezionista. Penso che questo mi porti del buono nel lavoro. Voglio sempre studiare fino all’ultimissimo dettaglio per poi avere la possibilità di improvvisare e spaziare. Nel lavoro questo aspetto mi è stato utile.

D: Qual è la tua serie tv preferita?

R: Questa è veramente difficile. Anche perché può cambiare nel corso degli anni. Ti direi Peaky Blinders. Cillian Murphy è un attore spaziale, gli vedi l’anima attraverso gli occhi. Poi sono una grande fan di Friends e di The Office. Ora sto vedendo per la prima volta Shrinking che non avevo mai visto e che fa morire dal ridere. Accanto ai drama mi piace tanto svagarmi con le comedy.