Le parole di Ian Somerhalder

Un bilancio sulla propria carriera e anche sulla vita privata quello fatto di recente da Ian Somerhalder. L’attore ha rilasciato un’intervista a People in cui ha parlato, tra le tante cose, del suo allontanamento dal mondo della recitazione che dura ormai da più di 5 anni.

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Ripercorrendo i primi anni su un set televisivo Somerhalder ha poi ricordato il suo lavoro in Lost. L’attore faceva parte del cast della primissima stagione della serie HBO nei panni di Boone, uno dei passeggeri del volo Oceanic 815. Il suo personaggio però è morto nel corso del primo ciclo di puntate. Una decisione per cui Ian soffrì molto all’epoca.

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L’attore ha infatti definito quell’esperienza come “molto umiliante” nonostante Boone ritornò negli anni a seguire nelle vesti di guest star. “Sono stato il primo ad essere ingaggiato e il primo ad essere ucciso, è stata una specie di pillola dura da ingoiare”, ha raccontato.

Grazie a questa esperienza però Ian Somerhalder ha potuto appassionarsi ulteriormente alla sua lotta per la conservazione e il rispetto dell’ambiente. “Ho avuto modo di lavorare sulla conservazione della barriera corallina – ha spiegato – Anche lì ho lavorato molto sulla conservazione del suolo e dell’acqua“.

Dopo Lost è arrivato The Vampire Diaries, che è stato a tutti gli effetti il ruolo della consacrazione per Ian. “Nel 2005 ho lasciato Lost, il che è stato umiliante. Poi, all’inizio del 2009, è arrivato The Vampire Diaries. Ed è stato un razzo. All’inizio il pubblico era molto, molto, molto giovane, ma poi è maturato ed è diventato sempre più grande“, ha rivelato.

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The Vampire Diaries è stato visto da circa 1,2 miliardi di persone in tutto il mondo – ha riflettuto l’attore – Quindi, se si pensa che ci sono 8 miliardi di persone, circa un ottavo delle persone che camminano sulla faccia del pianeta si sono in qualche modo interfacciate con questa storia“.