Nicholas Galitzine parla delle scene di sesso gay in Mary & George
Nicholas Galitzine ha parlato delle scene di sesso gay nella miniserie Mary & George e ha rivelato di esserne “orgoglioso”
Le parole di Nicholas Galitzine
Nicholas Galitzine voleva rendere le scene di sesso in Mary & George il più realistiche possibili. È partito da pochi giorni il cammino della nuova miniserie Sky che vede protagonisti l’attore (di recente apprezzato nel film Rosso, bianco e sangue blu) e Julianne Moore.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaCi troviamo nell’Inghilterra di fine 1500. La protagonista della storia è Mary Villerrs la quale, per favorire l’ascesa sociale della sua famiglia, cerca di far entrare suo figlio George nelle grazie del monarca Giacomo I d’Inghilterra. Madre e figlio saranno disposti a qualsiasi cosa per ottenere ciò che vogliono.
Una miniserie che ha già catturato l’attenzione del pubblico a causa di scene ad alto tasso erotico. Mentre negli U.K. la serie è già uscita, in Italia dovremo attendere ancora un mesetto. Il debutto su Sky Atlantic del nuovo show è previsto per il prossimo 7 aprile.
Parlando con Yahoo delle scene in questione, Nicholas Galitzine ha raccontato che sul set era presente un intimacy coordinator. Lui stesso ha lavorato fianco a fianco con il regista della miniserie per tentare di ottenere un risultato perfetto dal girato.
“Oliver Hermanus, il nostro meraviglioso regista, e io abbiamo parlato molto presto di come volevamo che fossero le scene di sesso, dello scopo che volevamo raggiungere e di come sarebbero state realizzate“, ha confessato l’attore.
Galitzine ha poi aggiunto che i primi ciak sul set della miniserie riguardavano proprio delle scene hot. “All’inizio del progetto le mie prime tre scene, credo, sono state tutte di sesso. Ho sentito immediatamente un livello di comfort, di fiducia e di eccitazione per il fatto che questa fosse la moneta di George“, ha dichiarato.
Parlando con Attitude Nicholas ha poi aggiunto che voleva “che ogni persona queer che vedeva quelle scene la sentisse autentica, naturalistica e reale, e che non sembrasse finta. Abbiamo trascorso molto tempo a parlare di sesso“.
Infine una riflessione sulle scene di sesso di gruppo che Galitzine rivela non essere “facili da coreografare“. “In questo lavoro ho imparato molto sulle orge. È stata un’educazione“, ha concluso.