Il set di Mare Fuori 3

Sapevamo che le riprese sul set di Mare Fuori 3 sono state parecchio difficili da portare a termine. La serie di Rai Due è diventata un fenomeno mediatico e, proprio per questa ragione, molti fan hanno seguito con passione il processo di produzione.

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Più di cinque mesi di riprese in cui il cast ha dovuto più volte affrontare una platea calorosa che rimaneva appostata per ore sotto al sole con la speranza di incontrare qualcuno dei protagonisti.

Lo stesso regista della serie, Ivan Silvestrini, ha condiviso più volte nelle sue storie dei messaggi indirizzati ai fan chiedendo loro di non essere eccessivamente invadenti e di rispettare il loro lavoro. Proprio Silvestrini è stato di recente ospite del podcast Il cinema è morto in cui ha condiviso nuovamente alcuni aneddoti vissuti sul set di Mare Fuori 3.

Ci deve essere una talpa all’interno della nostra organizzazione ma prima di me, quando arrivo, ci sono una decina di volti noti che non so come fanno a sapere che stiamo girando in zone diversissime“, ha raccontato.

Da storia nasce storia ed entro mezzogiorno spesso ci troviamo a gestire una specie di pubblico di almeno 300 persone. Si trovano ad applaudire a fine ciak“, ha proseguito. Il regista ha poi raccontato un aneddoto riguardante la presenza di Giacomo Giorgio sul set e il caos che questa cosa ha generato.

C’è un episodio della terza stagione che stavamo girando con due unità. È successo spesso che noi stavamo girando questa scena molto delicata all’interno di un locale e fuori in piazza. Siccome c’era Giacomo Giorgio che stava facendo una scena, ogni volta che finiva scattava un fragoroso applauso. E noi stavamo dentro a fare la scena delicata e sentivamo l’applauso che finiva per compromettere l’audio dei nostri ciak. Un giorno sono dovuto uscire e ho detto, scusate signori vi piace Mare Fuori? Vi prego lasciatecelo fare“, ha concluso.