Nuovi live action Netflix tratti da manga? Rispondono i produttori di One Piece
Dopo il fortunato successo di One Piece Netflix ha in mente nuovi live action ispirati da manga? Parlano i produttori della serie
Un nuovo live action su Netflix dopo One Piece?
One Piece potrebbe essere solo il primo di una lunga serie di manga trasformati in live action da Netflix? Questa è una possibilità che potrebbe essere presa in considerazione dal colosso dello streaming. A incoraggiare la scelta dei capi della piattaforma sono i risultati ottenuti dalla serie nata dal manga di Eiichirō Oda.
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaIl successo ottenuto dalla prima stagione dello show è stato travolgente e i numeri raggiunti dalle puntate hanno incoraggiato Netflix a programmare una seconda stagione. In queste ore infatti One Piece è stata ufficialmente rinnovata per una nuova annata. In un’intervista di qualche giorno fa i produttori hanno raccontato che le sceneggiature delle nuove puntate sono praticamente già pronte.
“Realisticamente, se ci muoviamo molto rapidamente, si spera in un anno, e questa è una possibilità – ha dichiarato il presidente della Tomorrow Becky Clements – Tra un anno e 18 mesi potremmo essere pronti per la messa in onda“. Ed è la stessa Clements, insieme all’altro produttore Marty Adelstein, a parlare di una possibile esplorazione di un nuovo universo di manga.
In un’intervista rilasciata a Deadline su un possibile interessamento da parte di Netflix di un remake di un altro manga dopo One Piece, i due hanno risposto affermativamente.
“Oddio, abbiamo una biblioteca piena di manga che abbiamo comprato in Giappone. Abbiamo degli scrittori che non stanno lavorando a causa dello sciopero. Crediamo che si debba scrivere il più possibile in casa e poi uscire con almeno metà della stagione già scritta – ha risposto Adelstein – Abbiamo un libro su cui stiamo ponendo molta attenzione, intitolato Bad City“.
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“Si tratta della storia dello scandalo della USC con l’uomo che dirigeva la scuola di medicina“, ha aggiunto. Insomma, con lo sciopero degli sceneggiatori ancora in corso è difficile poter immaginare una possibile produzione in questo momento. Quel che è certo è che sia Adelstein che Clements sembrano intenzionati a non fermarsi qui.