La risposta di Shonda Rhimes

Shonda Rhimes ci ha dato la risposta definitiva a uno degli interrogativi che ci ha lasciato Queen Charlotte. Che fine ha fatto Reynolds, il paggetto di Re Giorgio scomparso completamente in Bridgerton? La storia di Reynolds e il suo amore per Brimsley, il segretario personale della Regina Carlotta, hanno appassionato il pubblico al pari di quella tra la sovrana e il re.

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In una delle ultime scene della miniserie vediamo Brimsley danzare prima in compagnia del suo amante e successivamente da solo. Questo passaggio da una scena all’altra ha fatto ipotizzare ai telespettatori il più nefasto dei destini per Reynolds. Hugh Sachs, l’attore che interpreta la versione adulta di Brimsley, ha provato a dare una risposta a questo quesito.

C’era una scena che non abbiamo girato perché è stata tagliata, in cui incontravo il vecchio Reynolds. È stato l’amore della sua vita e, qualsiasi sia stata la ragione, non hanno potuto stare insieme. Per via del mondo in cui vivono, è ancora un reato da impiccagione essere gay e non è possibile“, ha raccontato l’attore.

Sulla faccenda è intervenuta anche Shonda Rhimes, produttrice e ideatrice del fortunato spinoff. In un’intervista rilasciata a Netflix la Rhimes ha garantito che Reynolds è ancora in vita. “Ho pensato che l’idea che il servizio prendesse il sopravvento fosse davvero interessante. Quando si vede Brimsley da solo, è questo che si vuole trasmettere – ha raccontato Shonda – Molte persone mi chiedono: ‘Reynolds è morto?’. Reynolds non è morto. Potrei scrivere molto di più su questo argomento“.

Desideravo ardentemente un momento del genere mentre arrivavano le sceneggiature, perché credo di sapere meglio di chiunque altro – tranne forse di Shonda Rhimes – quanto Reynolds sia profondamente sensibile, compassionevole ed empatico“, ha dichiarato Freddie Dennis (interprete di Reynolds).

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Sono orgoglioso di portare la prima storia centrale LGBTQ+ in questo mondo incredibilmente ricco e diversificato – ha proseguito – Spero che i fan amino questa storia tanto quanto Sam e io abbiamo amato raccontarla“.