Matteo Paolillo, perché Icaro?

Matteo Paolillo è uno dei protagonisti più amati di Mare Fuori. Il personaggio di Edoardo ha una delle storyline più interessanti della serie e anche in questa stagione ha conquistato il pubblico. Al successo dello show corrisponde un successo personale dell’attore.

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Paolillo infatti è uno dei più seguiti sui social e in poche settimane ha superato il milione e 200mila seguaci su Instagram. Matteo inoltre ha una doppia anima e la sua carriera non è concentrata sulla recitazione. Come ormai noto infatti, Paolillo è anche un cantautore e ha scritto alcune delle canzoni che compongono la colonna sonora di Mare Fuori.

È il caso, ad esempio, di ‘O mar for, il brano che fa da sigla alla serie e che è stato di recente premiato con un disco d’oro. Quest’anno Matteo ha anche scritto e composto, insieme al produttore Lolloflow, il brano Origami all’alba che è diventato un vero e proprio successo discografico anche nella versione cantata da Clara Soccini (Crazy J).

Molti di voi si saranno senz’altro accorti che Matteo Paolillo ha un nome d’arte su Spotify, Icaro. Ma da dove proviene questo alias? E che significato ha? Nel corso degli anni l’attore non ha fornito una risposta precisa sull’argomento. Durante un’intervista rilasciata a Rolling Stone ha però fornito una spiegazione.

Icaro è la metafora di quanto siamo stati educati all’arrivismo. Abbiamo questa ambizione che sembra piuttosto una sindrome del supereroe, come se dovessimo sempre arrivare al sole – ha dichiarato Matteo – Non possiamo essere mediocri, ci hanno insegnato a dover superare gli altri, a dover eccellere. Ma questa frenesia finisce per bruciarci le ali“.

Nell’intervista che Paolillo ci ha rilasciato qualche mese fa, e che è uscita nel numero di febbraio di Ciak, l’attore ha aggiunto qualche particolare. “La gabbia di Icaro e quella della mia generazione è la gabbia del fallimento. Viviamo la nostra vita per costruire i successi, il fallimento viene vissuto come una gabbia“, ha asserito.

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Nell’era del cyberuomo l’umanità resta indietro rispetto alle macchine. La libertàè concedersi l’umanità, le imperfezioni, i difetti e soprattuto le emozioni“, ha concluso l’attore.