Matthew Perry ha raccontato di essere stato ad un passo dalla morte

Matthew Perry, l’indimenticabile Chandler Bing di Friends, ha scritto una splendida, ma al contempo dolorosa, autobiografia dal titolo Friends, Lovers and the Big Terrible Thing, in uscita il 1° novembre.

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Nel libro l’attore racconta del suo percorso di vita, ricco di incredibili gioie e grandi difficoltà. Tra i punti più bassi raggiunti, annovera il periodo di dipendenza da alcol e droghe, che l’ha portato quasi a perdere la vita.

Proprio questo è il tema con cui ha deciso di aprire la sua autobiografia. All’età di 49 anni Matthew Perry ha trascorso settimane lottando per la sua vita, in seguito alla rottura del colon, causata dell’abuso di oppioidi.

Ai tempi si sapeva che la star stesse affrontando dei problemi di salute, ma pubblicamente si parlava di perforazione gastrointestinale. Come riportato da People, l’interprete di Chandler Bing trascorse ben due mesi in coma, seguiti da cinque settimane in ospedale. In più per ben nove mesi fu costretto a ricorrere ad una sacca per la colostomia.

Quando fu ricoverato, la prognosi era decisamente disastrosa:

I dottori dissero alla mia famiglia che avevo il 2% di possibilità di sopravvivere. Mi attaccarono ad una cosa chiamata ECMO, che lavora per il cuore e i polmoni. È davvero l’ultima spiaggia. Nessuno vi sopravvive.

Matthew Perry aveva già raccontato in precedenza della sua lotta contro droghe e alcol, ma la gravità delle sue condizioni di salute era sempre stata tenuta nascosta. Nell’autobiografia l’attore racconta anche della dipendenza ai tempi di Friends.

Quando venne scelto per la sitcom, all’età di 24 anni, si era da poco avvicinato all’alcol. Nell’arco di dieci anni le cose si fecero serie. Nonostante i suoi problemi, riuscì sempre a mantenere il ruolo di Chandler Bing, intervallando anche periodi di sobrietà.

I suoi colleghi di Friends si dimostrarono di grande supporto in quegli anni. Ad oggi Matthew Perry è stato in riabilitazione ben 15 volte e ha subito 14 interventi allo stomaco. Le cicatrici non fanno altro che ricordargli di rimanere sobrio.