Il compito originariamente pensato per Will in Stranger Things 2

Mentre i fan si preparano per il capitolo finale di Stranger Things, gli sceneggiatori hanno pensato bene di iniziare a condividere alcune storyline che hanno quasi preso vita nel corso delle prime quattro stagioni.

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Così, sul profilo Twitter ufficiale del team di scrittori nella giornata di ieri è comparsa la prima bomba, risalente al secondo ciclo di episodi di Stranger Things, che coinvolge Will:

Follia che si è quasi verificata #1: nella stagione 2, un Will posseduto avrebbe dovuto uccidere Bob.

Bob è stata una delle prime new entry a fare breccia nel cuore dei fan. Interpretato da Sean Astin, noto per aver portato in scena Samvise Gamgee nella trilogia de Il Signore degli Anelli, il personaggio si inserisce nella storia in occasione di Stranger Things 2. È il come compagno di Joyce (Winona Ryder), la madre di Will.

Bob si ritrova totalmente coinvolto nelle dinamiche con il Sotto Sopra, tanto che verso la fine della stagione ricorre alle proprie abilità informatiche per aiutare i protagonisti, intrappolati in un laboratorio.

Sfortunatamente in questo suo eroico tentativo, perde la vita per mano di un branco di democani. In un primo momento, però, le cose avrebbero dovuto andare in maniera diversa, come rivelato dagli sceneggiatori.

I fan della serie ricorderanno che, dopo essere stato trascinato nel Sotto Sopra, Will viene posseduto dal Mind Flayer, il grande villain di Stranger Things 2. Proprio il ragazzino, in quelle condizioni, avrebbe dovuto porre fine alla vita del povero Bob.

Fortunatamente, il team creativo ha poi cambiato idea. Ha preferito non macchiare Will di questo crimine atroce che l’avrebbe tormentato per sempre, sebbene non ne avrebbe comunque avuto colpa.