Inventing Anna: la vera Rachel Williams contro la serie di Shonda Rhimes
La vera Rachel Williams, protagonista dello scandalo di Anna Delvey ricostruito nella serie Netflix Inventing Anna, si scaglia contro lo show
Inventing Anna non sembra smettere di appassionare il pubblico di Netflix, restando ai primi posti della classifica italiana (e non solo) delle produzioni più viste. Ma c’è qualcuno a cui la serie TV firmata da Shonda Rhimes ha lasciato l’amaro in bocca. Stiamo parlando della vera Rachel Williams, ex foto editor di Vanity Fair e amica di Anna Delvey, direttamente coinvolta nella storia della truffatrice.
Rachel e Anna: tutti i trascorsi
Entra nel nostro gruppo WhatsApp per esser sempre aggiornato su serie tv e cinemaRachel avvicinò Anna negli anni in cui la Delvey frequentava la vita mondana a Manhattan. La seguiva sui social, ed ebbe occasione di incontrarla diventandone grande amica.
Con lei fece un viaggio in Marocco, dove alloggiò al lussuoso La Mamounia di Marrakesh. Qui, dopo aver consegnato alla reception la sua carta di credito aziendale come garanzia di pagamento del soggiorno, Rachel si scoprì derubata di 62 mila dollari dall’amica. Questo perché Anna, che si fingeva una ricca ereditiera, non poteva in realtà contare su alcun fondo fiduciario della famiglia. Piuttosto, fino ad allora era rimasta a galla grazie ai finanziamenti di banche e istituti di credito che le avevano erroneamente dato fiducia.
Denunciata per truffa, fu proprio Rachel a consegnare l’amica alle autorità credendo di accelerare le procedure per riavere i suoi soldi. Nel frattempo, Vanity Fair aveva scoperto l’ammanco di denaro sulla sua carta di credito, e per questo l’aveva sospesa dal lavoro.
Mentre Anna aspettava di sottoporsi a processo, Rachel cercò di recuperare il denaro vendendo la sua storia ai media. Prima scrisse di suo pugno un articolo su Vanity Fair, poi fece accordi con case editrici e TV per un libro e la trasposizione della sua verità sul piccolo schermo.
La vera Rachel Williams contro Inventing Anna
Shonda Rhimes l’ha battuta sul tempo con Inventing Anna, ma la vera Rachel Williams è fermamente contraria alla versione della storia resa dalla serie di Netflix.
“Penso che promuovere tutta questa storia e celebrare una sociopatica, narcisista, comprovata criminale sia sbagliato”, ha detto di nuovo a Vanity Fair, a cui ha concesso un’intervista esclusiva.
Secondo Rachel Williams, Inventing Anna offrirebbe uno sguardo distorto sulla vera storia.
“Lo show cerca di confondere la distanza tra realtà e finzione. Penso sia uno spazio particolarmente pericoloso, più del terreno relativo al crimine effettivo, perché le persone, quando si tratta di intrattenimento, credono di capire meglio le cose che dal telegiornale. Sono i legami emotivi con una storia che danno forma alle nostre convinzioni”.
Soprattutto, però, la Williams ritiene che la serie di Shonda Rhimes restituisca un’immagine di sé che non le corrisponde affatto.
Persona vs. personaggio
Il suo personaggio, interpretato da Katie Lowes, è dipinto come un’opportunista che accantona l’amicizia di Anna alla prima delusione. Dopo aver tratto vantaggio dalle sue conoscenze, dagli ambienti che frequentava e dalle opportunità che le offriva, Rachel arriva a farla arrestare pur di riavere i suoi soldi, come dimenticando il passato tra loro.
“La vicenda ha sicuramente avuto un grave impatto su di me. Come ho detto ormai anche troppe volte, è stata la cosa più difficile che io abbia superato, e parlo del tradimento come del denaro. Intendo il fatto di essere stata tradita da qualcuno di cui mi fidavo, e in modo enorme.
L’intera identità di Anna era una completa farsa. E questo mi ha provocato un loop di ricordi, nei quali col senno di poi ravvisare i segnali di ciò che non avevo capito. È per questo che ho scritto un libro: rimuginare sulla vicenda e provare a elaborare l’accaduto mi stava facendo annegare”.
La mia amica Anna per HBO
Se i diritti sulla vita di Anna sono andati a Netflix per farne la serie Inventing Anna, la vera storia di Rachel Williams, confluita nel libro La mia amica Anna, è finita invece nelle mani di HBO.
La rete via cavo avrebbe dovuto produrne uno show diretto da Lena Dunham, ma la pandemia e l’uscita della serie Netflix hanno stravolto i piani iniziali. Così ad oggi la Williams continua ad avere in mano i diritti della sua storia, e aspetta che qualcun altro abbia voglia di raccontarla.
Nel frattempo si è vista interpretare sul piccolo schermo da Katie Lowes, che ha spiegato di essersi ispirata a un’amica per il personaggio di Rachel.
“Io non l’ho mai sentita. Per quel che ho visto,” commenta con sarcasmo la Williams, “l’interesse della Lowes per l’accuratezza della verità dei fatti, dovendo interpretare me come sono, mi pare si sia limitato a pronunciare il mio nome per intero. Questa specie di mezza-verità”, insiste la giornalista, “è molto più insidiosa di una completa bugia, perché porta gli spettatori, malinformati, a confondere la finzione con una realtà fondata su rari frammenti di essa”.
Inventing Anna è interamente disponibile per lo streaming solo su Netflix.